Chiusura impianti sciistici, Giannuzzi (Confartigianato): “Non servono ristori ma risarcimenti”
“La stagione è sostanzialmente compromessa e gli operatori del settore avvisano che il ‘fallimento’ di molte imprese è dietro l’angolo. Ma la cosa ancora peggiore, se possibile, è che la chiusura degli impianti da sci rischia di essere il preambolo di un nuovo lockdown totale, esattamente come quello vissuto a marzo del 2020”. Lo afferma in una nota Innocenza Giannuzzi, vicepresidente di Confartigianato Imprese di Catanzaro, in merito alla decisione di chiudere nuovamente gli impianti sciistici.
“Rabbia e frustrazione sono i sentimenti che inevitabilmente aleggiano tra gli operatori montani e chi può azzardarsi a dar loro torto?” si chiede, ripercorrendo la “via stretta che Roberto Speranza si è trovato a percorrere per decidere il nuovo rinvio dell’apertura degli impianti”.
La stessa chiede un supporto “non più solo a parole” per una regione già in ginocchio “da prima di questa pandemia”, che sembra ora ricevere “il colpo di grazia”.
“L'emergenza che stiamo attraversando in questi lunghi mesi potrebbe tramutarsi in un'implosione sociale ed economica, impoverendo ancor di più la nostra terra e allontanandola drasticamente dall'economia nazionale” conclude. “Ciò non farebbe altro che favorire nuovamente l'emigrazione e lo spopolmento dei borghi, costringendo i nostri figli, i nostri nipoti e tutti i giovani a correre altrove per crearsi un futuro degno. È questo ciò che vogliamo?”.