Omicidio Palmieri. Chiuse le indagini, confermati due indagati

Vibo Valentia Cronaca

Confermati due indagati nell’ambito delle investigazioni sull’omicidio del giovane Francesco Palmieri (QUI), ucciso lo scorso 1° aprile, a Mileto nella frazione di Paravati, con un colpo di fucile calibro 12 che lo ha attinto mortalmente alla testa.

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vibo Valentia hanno infatti notificato stamani al cugino della vittima, Nicola Polito, 34 anni, e a Pasquale Evolo, 53 anni, l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, che sono state coordinate dal Procuratore della Repubblica Camillo Falvo e dal Sostituto Concettina Iannazzo.

Ai due paravatesi vengono così contestati i reati di “cooperazione nel delitto colposo”, “morte come conseguenza di altro delitto” e omicidio colposo.

Le indagini, avviate fin da subito con il coinvolgimento di buona parte delle Stazioni del capoluogo e di tutte le componenti investigative dell’Arma, avevano portato gli investigatori a fermare, dopo alcune ore, proprio il cugino, Polito (QUI), dopo il ritrovamento, in un magazzino nella sua disponibilità, dell’arma clandestina che si ritiene sia stata usata per commettere l’omicidio.

Gli specialistici del RIS di Messina, poi, attraverso gli accertamenti tecnici, hanno confermato le ipotesi degli inquirenti rafforzando sia la tesi alla base del fermo di indiziato di delitto del 34enne che quella della presenza sul luogo del delitto anche del secondo indagato, Evolo (QUI).

Il Reparto Investigazioni Scientifiche è riuscito infatti ad isolare dal fucile i profili genetici di entrambi gli indagati.

LA DINAMICA DEL DELITTO

Da quanto appurato dagli investigatori, dunque, l’omicidio sarebbe maturato al termine di un regolamento dei conti per ragioni di droga: in pratica per un debito di poche decine di euro.

I due indagati, nel corso di una colluttazione, avrebbero così sparato una cartuccia dal fucile che Polito aveva portato con sé, secondo la tesi “per ottenere a tutti i costi la ragione sulla contesa”.

Sempre Polito avrebbe atteso l’arrivo di Evolo e Palmieri imbracciando un sovrapposto ed Evolo, alla vista dell’arma lo avrebbe assalito per strappargliela via senza tuttavia riuscire nell’intento.

Sarebbe stato proprio in quel frangente che è partito il colpo che ha causato la morte della vittima che assisteva, inerme, alla bagarre.

Polito, quindi, dovrà rispondere anche dei reati di “detenzione e porto illegale di arma da sparo clandestina” e della “detenzione ai fini di spaccio” di oltre 163 grammi di hashish.