Usb, proclamato lo sciopero generale per l’8 marzo
“Per il quinto anno consecutivo Usb risponde all’appello lanciato dalle associazioni Non una di meno ed a Catanzaro da ci siamo rotte i Tabù proclamando lo sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private per l’intera giornata dell’8 marzo 2021”. Lo rende noto la stessa sigla sindacale, che da l’appuntamento per le ore 18 presso la Prefettura di Catanzaro per prendere parte alla manifestazione di protesta.
“Sono passati secoli ma anche la pandemia degli anni 2000 ci ha consegnato un Paese che si regge sul welfare familistico dove il vero ammortizzatore sociale continuano ad essere le donne. Senza questo lavoro invisibile, gratuito, dato per scontato, le misure di contenimento non sarebbero state nemmeno immaginabili” spiegano dal sindacato, ricordando come la casa sia diventata “ciclo continuo della produzione” ma anche “prigione violenta”: “durante la pandemia le denunce dei centri antiviolenza sono aumentate del 74% rispetto allo scorso anno e crescono i femminicidi, a fronte della diminuzione degli omicidi. L’isolamento, la convivenza forzata, l’impossibilità di sottrarsi materialmente alle violenze uscendo di casa hanno reso le donne e i loro figli ancora più esposti alla violenza domestica”.
Ancor più drammatico il quadro ricostruito in base ai dati annuali: “secondo l’Istat, durante il 2020 in Italia 444.000 persone hanno perso il lavoro. Oltre il 70% di loro è donna. Solamente a dicembre, su 101 mila persone che hanno perso il lavoro, 99 mila sono donne, ovvero il 98%. Dei 131 mila lavoratori contagiati sul posto di lavoro denunciati all'Inail, 7 su 10 sono donne. Di queste lavoratrici più del 40% ha tra i 50 e i 64 anni”.
“Per questo l’8 marzo sarà ancora sciopero generale” concludono dal sindacato. “Sarà sciopero contro lo sfruttamento: lavoro a intermittenza, precario, demansionato, ricattabile, gratuito, invisibile. Sarà sciopero dal lavoro di cura e riproduttivo, senza il quale l'intera società sarebbe costretta a fermarsi. Sarà sciopero contro lo smantellamento dello Stato sociale e per il diritto al reddito, alla casa, al lavoro, alla parità salariale, a misure di sostegno per la fuoriuscita dalla violenza. Sarà sciopero per non lasciare indietro nessuno”.