Sila, allarme processionaria: l’ente parco avvia interventi
I bozzoli della processionaria hanno letteralmente invaso i territori della Sila. L’allarme è lanciato dallo stesso Ente Parco, che negli ultimi periodi ha ricevuto numerose segnalazioni sulla presenza di questo insetto in particolar modo lungo le arterie di collegamento stradale, ma anche presso sentieri e luoghi di attrazione turistica.
Sono diversi i rischi collegati alla presenza di questo particolare lepidottero, ed aggravati dalla “schiusa” anticipata delle larve a causa delle elevate temperature. I loro filamenti risultano essere urticanti tanto per l’essere umano quanto per i principali animali da compagnia – in particolar modo i cani – e possono causare arrossamenti della pelle e pruriti fino a sfociare in veri e proprio sfoghi allergici o, nel peggiore dei casi, in choc anafilattico.
Per tali motivi, l’ente si è attivato per la prevenzione dei visitatori ed il contrasto alla diffusione dell’insetto, in sinergia con la Regione Calabria. Incaricato il professore Vincenzo Palmieri, docente di entomologia forestale della facoltà di Agraria di Reggio Calabria, che realizzerò una relazione sulla problematica. Disposto anche un costante monitoraggio dello stato di avanzamento e diffusione.
Allo stesso tempo, si invitano i visitatori a prestare particolare attenzione ed a rispettare alcune accortezze: non sostare sotto alberi infetti, non provare a distruggere i bozzi (o peggio ancora gli alberi) con mezzi artigianali, e sopratutto non tentare di raccogliere i bruchi o le larve a mani nude.