Pd Crotone: “Rimboccarsi le maniche per costruire la nostra alternativa”

Crotone Politica
Enrico Letta

L’occasione per il cambiamento per il circolo cittadino del Partito democratico di Crotone esiste. Ed è stata offerta, come scrive il circolo, dal “neo-segretario Enrico Letta, per cui non è più tempo d’indugiare e di perdere tempo. C’è solo da rimboccarsi da subito le maniche e, dopo avere messo da parte ogni ragione di stupido e sterile dissidio e di scontro, cominciare a costruire la nostra alternativa, per fugare il pericolo di un futuro governo della nostra regione nuovamente da parte delle Destre, inette e clientelari, e sia per smentire nei fatti l’illusionismo e la semplicioneria dei Movimenti civici, che nascono dall’oggi al domani come funghi”.

È emerso nel corso di una riunione durante la quale dirigenti e attivisti Dem hanno espresso la loro adesione “ai più importanti obiettivi espressi nell’Assemblea di domenica scorsa, avviando nel contempo una riflessione sulla difficile situazione in cui il Partito versa ormai da tempo nella nostra città e che, nel giro di pochi anni, lo ha costretto a registrare un consistente ridimensionamento della sua forza su quasi tutto il territorio provinciale”.

“Il neo-segretario Letta ha colto nel segno, nel momento in cui ha individuato nelle correnti una delle piaghe cruciali che affliggono il nostro Partito a livello sia nazionale che locale. È vero che in un Partito, come il nostro, strutturato su regole e organismi interni caratterizzati dal principio democratico e non certo basato su alcun personalismo, le correnti, oltre a risultare un fatto del tutto fisiologico, possono rappresentare una prova concreta di pluralismo e di leale e proficuo confronto. Ma, se si vuole evitare che le stesse, come è avvenuto in tutti questi anni, si trasformino in veri e propri centri di potere in continua e aspra lotta fra loro e buoni solo per reclamare e difendere poltrone e prestigiosi incarichi, bisognerà fare ogni sforzo, per eliminare questa disastrosa stortura, la quale ha indotto tantissimi cittadini a perdere la loro tradizionale fiducia nei confronti del Pd”.

“Oltretutto, le correnti usate come si è fatto finora sono quanto di più pernicioso si possa immaginare, dal momento che minano l’unità del Partito, la quale nel passato ci era invidiata da tutti ed è stata da sempre un importantissimo fattore di distinzione rispetto alle altre forze, poiché investiva di senso di responsabilità sia i semplici simpatizzanti che gli iscritti e le più autorevoli figure dirigenziali e istituzionali. L’immagine che invece oggi l’opinione pubblica si è ormai fatta del nostro Partito è quella di una forza politica fortemente lacerata e divisa al proprio interno da lotte fratricide. Basti pensare al profondo disagio che è all’origine delle clamorose dimissioni di Nicola Zingaretti, o alle fuoriuscite e scissioni che hanno di recente colpito il PD, che non depongono certo a favore di una buona immagine del nostro Partito all’esterno”.

“La situazione crotonese, in primis, e quella regionale risultano alquanto significative dal punto di vista qui considerato. Il fenomeno del continuo commissariamento delle segreterie, da un lato, l’immobilismo che di consueto caratterizza l’azione politica della nostra città e la grande batosta subita nelle ultime Elezioni Comunali offrono, dall’altro, spunti per farci seriamente riflettere e per indurci ad invertire quanto prima le direttive di marcia fin qui seguite”.