Giornata dell’acqua, Molinaro: “scorre in abbondanza ma troppe le incompiute”,
“La giornata mondiale dell’acqua e l’occasione giusta per fare il punto su questa indispensabile risorsa. Valorizzare l’acqua” ha un valore enorme per il cibo, la cultura, la salute, l’istruzione, l’economia e l’integrità dell’ambiente naturale”. Cosi commenta il Consigliere regionale della Lega Pietro Molinaro questo appuntamento, che aggiunge “non può e deve essere solo rituale!”
“La Calabria è una regione ricca d’acqua ma dobbiamo utilizzarla bene non sprecarla anzi – prosegue - trattenere l’acqua piovana con adeguate opere infrastrutturali per la creazione di piccoli/medi invasi e rilasciarla nei periodi di crisi idrica. Attualmente riusciamo a trattenerne a stento nemmeno il 15%. Sul versante dei Consorzi di Bonifica, oggi gli ettari irrigati sono 31mila e la superficie attrezzata è di 88mila ettari. La CASMEZ prevedeva 260mila ettari irrigabili al 2016. Siamo in ritardo, annota Molinaro! E allora conviene sicuramente investire. Significa creare 40mila posti di lavoro nella filiera agroalimentare ed esaltare il nostro agroalimentare di qualità, perché la Calabria può far crescere il cibo 100% made in Italy nel mondo. Oggi più che mai il Recovery Plan è l’occasione unica e ci sono ottimi motivi: Patrimoniali, Tecnico-Economici, di Competitività e Ambientali . Gli interventi devono riguardare: recupero dell'efficienza degli accumuli per l'approvvigionamento idrico; completamento degli schemi irrigui; sistemi di adduzione; adeguamenti delle reti di distribuzione; sistemi di controllo e di misura; utilizzo delle acque reflue depurate; ripulitura del sedime depositato sul fondo degli invasi.”
“Altro tema – registra l’esponente politico - sono le incompiute che riguardano alcune Dighe e tra questa ad esempio quella dell’Esaro che è ferma nonostante cospicui investimenti effettuati. Su questo fronte occorre uno scatto non solo di orgoglio ma anche di programmazione, affinchè il patrimonio, delle Dighe di cui ancora beneficiamo, che ha avuto il massimo splendore negli anni 60/70 possa essere inserito per il loro completamento nel Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza.”
“Questa – chiarisce Molinaro - è una partita importante poiché da un lato va a combinarsi anche con l’utilizzo potabile delle acque in diverse aree della regione che in alcuni periodi soffrono la carenza idrica e anche per la produzione di energia pulita, quella idroelettrica, che può contare su una morfologia territoriale idonea. Il nuovo corso di So.Ri.Cal. con il suo Presidente Cataldo Calabretta è particolarmente impegnato a recuperare il troppo tempo perduto e le risorse sprecate e punta decisamente alla gestione efficiente anche sul ciclo integrato delle acque. Ecco che la sfida è una: la Calabria deve essere una Regione idricamente virtuosa, perchè ha le carte in regola per vincere e assicurare sostenibilità nella declinazione più ampia.”