Viabilità, Marino: “Rilanciare la pedemontana della Piana di Gioia Tauro”
Intende rilanciare la pedemontana della Piana di Gioia Tauro Giuseppe Marino, il consigliere metropolitano con deleghe, tra le altre, su Agricoltura e Pianificazione del Territorio e Strategica. La questione è stata al centro dell’ultimo consiglio metropolitano e Marino intende rilanciare il “piano di interventi straordinari di riqualificazione e ammodernamento delle principali arterie di collegamento, perché la manutenzione ordinaria non basta più”.
"Penso alla Statale 106 - aggiunge Marino - ma anche al progetto originario della pedemontana di Gioia Tauro che aveva l'ambizioso obiettivo di collegare tutti i comuni delle "pre Serre" quali San Pietro di Caridà, Serrata e tutte quelle comunità che oggi scontano una condizione di isolamento inaccettabile e pericolosa. Un progetto che deve essere assolutamente ripreso, - evidenza il rappresentante di Palazzo "Alvaro" - anche nel quadro di una forte interlocuzione con Anas, per arrivare fino a quello che dovrà essere il futuro svincolo di Laureana di Borrello sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria".
Per questo ha affermato di voler avviare “una forte azione di programmazione e rilancio infrastrutturale, - prosegue il consigliere metropolitano - e in questa direzione abbiamo l'opportunità di utilizzare i fondi del Recovery ma anche le risorse nazionali che il governo ha il dovere di stanziare a favore di una provincia per troppo tempo dimenticata".
La questione infrastrutturale di questo territorio metropolitano "è infatti un tema che deve uscire da Palazzo "Alvaro", puntualizza Marino, "per essere riportato con urgenza nell'agenda politica regionale e nazionale. Non basta dire che il 36% del Recovery al Sud è poco, occorre ribadire che in quella percentuale c'è una provincia che per cinquant'anni è stata letteralmente dimenticata. E la situazione in cui versa Reggio Calabria - conclude il consigliere metropolitano reggino - non è la stessa di Cosenza, Catanzaro o altre realtà del Mezzogiorno. La nostra è una situazione straordinariamente difficile e come tale il governo ha il dovere di affrontarla”.