Aggressione al pronto soccorso di Polistena. OdM alle autorità: “Prendere provvedimenti”
A poco più di 24 dell’aggressione subita da una dottoressa nella Guardia medica di le Castella (QUI), l’ennesima aggressione viene denunciata dall’Ordine dei Medici di Reggio Calabria.
Secondo quanto si apprende, i fatti risalgono al 22 marzo scorso e le vittime questa volta sarebbero state due dottoresse dell’ospedale di Polistena.
I fatti denunciati raccontano che, nella mattinata di lunedì scorso, una signora alla quale era stato assegnato in pronto soccorso il codice verde, avrebbe preteso l’immediata erogazione di una prestazione che non rivestiva carattere di urgenza.
Dopo aver inveito contro le due dottoresse di turno per non essere stata immediatamente visitata, la paziente avrebbe letteralmente aggredito le stesse assieme ad un familiare rovesciando a terra tutto il materiale delle scrivanie ed accompagnando il tutto da insulti e minacce, nonché lanci di oggetti che avrebbero colpito le dottoresse provocando loro lesioni fisiche per le quali sono stati certificati 10 giorni di prognosi.
Le stesse dottoresse sarebbero state state poi sottratte alla furia degli aggressori dai parenti di alcuni pazienti presenti al Pronto Soccorso e dall’intervento di alcuni colleghi medici e del personale di sorveglianza. Tutto ciò avrebbe comunque interrotto il servizio per circa una ora.
Quanto accaduto allarma l’Ordine dei Medici di Reggio Calabria che precisa in una nota: “le storie di intolleranza, ed in alcuni casi di violenza, verso il personale sanitario non si fermano, nonostante l’oggettivo riconoscimento del loro impegno, spirito d’abnegazione e dei tanti sacrifici, specie in tempo di pandemia”.
“Il preoccupante susseguirsi di episodi di intimidazione e di violenza – prosegue l’ordine reggino- ci costringe ad assistere al continuo oltraggio dei colleghi medici offesi nella propria dignità professionale ed umana. Questo ennesimo episodio preoccupa ancor di più, specie in un momento in cui viene chiesto uno sforzo suppletivo a tutto il personale medico e paramedico di fronte all’epidemia di Coronavirus ed alla carenza di personale, sempre più acuta, che costringe i sanitari a turni massacranti. Se da un lato in questo delicato momento da più parti i medici vengono esaltati come eroi che sacrificano in alcuni casi la propria vita per curare i pazienti, dall’altro dobbiamo assistere a questi vergognosi episodi di intolleranza nei loro confronti”.
L’Ordine dei Medici, nell’esprimere la propria solidarietà alle due dottoresse dell’ospedale di Polistena, vittime di una violenza gratuita ed immotivata, sottolinea ancora una volta “una situazione diventata non più sostenibile, proprio perché diventa sempre più difficile esercitare la professione in maniera serena a causa di pochi incivili, che però con i loro atteggiamenti inqualificabili portano danni a tutta l’utenza oltre che ai professionisti della sanità”.
L’Ordine dei medici auspica infine che “vengano presi da parte delle autorità preposte severi provvedimenti nei riguardi degli aggressori in ottemperanza al cosiddetto “Ddl n. 867 Aggressioni” che riguarda la sicurezza degli operatori sanitari”.