Passione per cucina e tatuaggi incastrano latitante. Dopo 5 anni rientra in Italia da Santo Domingo
Era conosciuto come Marc: un uomo dal carattere schivo, attento nei movimenti e nelle frequentazioni, tanto da diventare un fantasma.
Proprio la cautela hanno permesso a Marc Feren Claude Biart, 53enne latitante di passare inosservato per 5 anni. Da quando cioè era scappato dall’Italia a Santo Domingo per evitare la custodia cautelare in carcere emessa nel 2014 dal gip del Tribunale di Reggio Calabria.
L’uomo era indagato per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti in favore del clan Cacciola di Rosarno, nell’ambito dell’Operazione “Mauser” (QUI), condotta dal Reparto Operativo Nucleo Investigativo dell’Arma dei Carabinieri della città dello Stretto, sotto l’egida della Direzione Distrettuale locale, diretta dal Procuratore della Repubblica Giovanni Bombardieri.
Tuttavia Marc è stato incastrato dai tatuaggi e dall’amore per la cucina. A Boca Chica aveva creato, insieme alla moglie, un sito YouTube di cucina italiana, dove venivano postati numerosi video di ricette in cui era presente un uomo, mai ripreso in volto.
Il 53enne, che è stato arrestato mercoledì 24 marzo a Boca Chica grazie all’attività di ricerca su fonti aperte del pool interforze di I-Can - dove lavorano Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza - con la collaborazione dell’Interpol della Repubblica Dominicana ed la collaborazione dell’Esperto per la sicurezza italiano a Santo Domingo, è arrivato questa mattina all’aeroporto di Milano Malpensa, scortato dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, e appena ha toccato il suolo nazionale è stato arrestato.
Si tratta di un importante risultato del Progetto I-Can (Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta), promosso dalla Direzione centrale della polizia criminale, guidata dal Prefetto Vittorio Rizzi, insieme ad Interpol, la più grande agenzia di cooperazione multilaterale di polizia a cui aderiscono 194 Paesi del mondo.
IL VERTICE I-CAN IN CALABRIA
Il vertice operativo di Interpol si terrà proprio in Italia per una tre giorni tra Roma, Catanzaro e Reggio Calabria a poco meno di un anno dall’avvio del progetto.
Oggi arriverà in Italia Stephen Kavanagh, Executive Director Police Services di Interpol – che è il vice del Segretario Generale di Interpol Jurgen Stock - accompagnato da Cyril Gout (Director Operational Support and Analysis) e da Roraima Andriani (Director Global Outreach and Regional Support) per il Comitato direttivo di I-Can e per una visita in Calabria dove incontreranno, oltre a tutte le forze di polizia, Giovanni Bombardieri e Nicola Gratteri, rispettivamente a capo delle Procure delle Direzioni Distrettuali Antimafia di Reggio Calabria e Catanzaro.
Il Prefetto Rizzi ha il compito di guidare la delegazione e offrire una panoramica di come - a livello di intelligence, operativo e giudiziario - l’Italia stia combattendo il nemico ‘ndrangheta, con una strategia globale nata dall’esperienza di sangue e di attacco alle istituzioni e all’economia legale, sintetizzata proprio nel video Inside Calabria in cui parlano i protagonisti di quella trincea da cui parte una minaccia per tutto il mondo.