Progetto “Dignità Donna”: testimonianze tutte al femminile nel secondo appuntamento
Svolto il secondo appuntamento del Progetto “Dignità Donna”, fortemente voluto dalle Associazioni Consolidal, Scelgo Europa, UniTre Fiuggi e Ancislink . L’evento, tenutosi lo scorso 29 Marzo attraverso la piattaforma digitale Zoom, è stato intitolato “Le sfide delle Donne oggi: Istituzioni, Società, Professione. Uno sguardo d’insieme.”
Un argomento trattato con grande attenzione alle molte concrete testimonianze delle protagoniste al femminile . Prima relatrice e moderatrice la Dott.ssa Camilla Portiglia , start up giovani aziende, promotori anche del l’Avv. Federico Ferraro Responsabile Nazionale Giovanile Consolidal E.T.S. , la Dott.ssa Simona Agostini Vicepresidente Ancislink, la Dott.ssa Isabella Gambini Vicepresidente Scelgo Europa e Editrice di importanti volumi sul ruolo della donna, nonché la Sig.ra Isabella Moro Presidente UniTre Fiuggi. Un tema delicato quello sulla donna e la sua dignità poiché molte volte viene calpestata.
Ma la dignità è un valore personale, intrasferibile, incondizionato e privato di ogni persona, non è un mazzo di chiavi che mettiamo in mano di soggetti terzi sperando che lo rispettino e proteggano, la dignità non si lascia, non si perde e non si vende e parte fondamentale di noi. In quest’ultimo anno siamo tutti messi a dura prova e perciò molto più vulnerabili, tale qualità innata dipende dal nostro equilibrio emotivo e dalla nostra autostima, per questo vulnerabilità e dignità vanno di pari passo. Infatti è bastato perdere il posto di lavoro per un paio di mesi per sentirsi inutili o indegni e non meritevoli di affetto e stima. Ma non è cosi, ogni donna merita il meglio poiché affronta innumerevoli sfide.
Bisogna pretendere di essere rispettate per quello che siamo, abbiamo e che ci caratterizza e non si tratta di orgoglio. Difendere la nostra identità, libertà e il nostro diritto di avere voce e opinione propria non è narcisismo ma affermazione della propria persona che ha valori e obiettivi.
Per questi e molti altri motivi è stato fondamentale l’intervento delle relatrici tutte al Femminile, la Dott.ssa Adriana Arena Responsabile Unità Territoriale ACI Crotone ha evidenziato quanto l’esempio di un genitore sia più efficace di molti discorsi o slogan.
La Dott.ssa Maria Francesca Bene Giornalista ha posto l’attenzione sulla domanda “vuoi avere figli?” posta da molti datori di lavoro ma è una domanda Illegale e discriminatoria dei colloqui di lavoro delle donne. La Dott.ssa Valentina De Nicolò Ufficiale Medico ha raccontato la sua personale esperienza all’interno delle forze armate, ti quanto sia recente l’accesso delle donne all’interno delle forze armate poiché l’Italia è risultata l’ultima a aderire a tale possibilità. Quest’ultima testimonianza ci ricorda quanto lavoro c’è ancora da fare per realizzare quell’equità che non vuole la donna al di sopra del ruolo del l’uomo ma alla sua pari, dove di tutti i diritti sono garantiti sulla base dell’essere umano e non per diversità genetiche.
L’avv. Ferraro ha ricordato nell’ambito sanitario la situazione femminile: il primo medico a identificare il virus e l’equipe sanitaria di scienziate a sequenziarlo per la prima volta nel nostro Paese sono state donne, il 68% del personale lavorativo nell’ambito sanitario è al femminile.
Tuttavia se si guarda alle percentuali lavorative e di carriere ci si rende conto che i dati non sono confortanti : da un 78 % di donne nell’ambito lavorativo infermieristico, si passa ad un 48% di dirigenti donna medici, e solo un 9,1% di dirigenti medico donna di strutture complesse. Resta molto lavoro da svolgere ancora per assicurare che i dettami dell’art 3 della nostra Costituzione diventino effettivi : “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”