Malumori in Italia Viva: lasciano diversi esponenti calabresi
“Abbiamo aderito con entusiasmo e fiducia ad Italia Viva in base a presupposti, per noi imprescindibili e su cui avevamo ricevuto ampie garanzie, di discontinuità con il passato ed attenzione per la Calabria. Ebbene, entrambe le speranze sono state irrimediabilmente tradite”. È quanto si legge in un comunicato firmato da diversi coordinatori, dirigenti e membri dell’assemblea di Italia Viva, che hanno deciso di uscire dal partito a seguito della posizione “ondivaga e contingente alle singole situazioni locali” presa dallo stesso.
“Non riteniamo, ad esempio, che la convivenza all’interno della maggioranza che sostiene il Governo Draghi possa legittimare un’alleanza strutturale, sia pure su temi specifici, con la Lega” spiegano ancora i fuoriusciti, che allo stesso modo stigmatizzano “l’apprezzamento al Presidente facente funzione Spirlì in tema di sanità e la notizia della costituzione ‘dell’intergruppo sul ponte sullo Stretto’ tra alcuni Parlamentari di Italia Viva, Lega e Forza Italia”.
“Queste considerazioni – concludono gli esponenti – che siamo certi troveranno ascolto e compiutezza maggiore nel dibattito che promuoveremo, ci portano necessariamente a trarre la conseguenza di una nostra uscita da Italia Viva che sembra avere perso la spinta propulsiva in base alla quale era nata e che non appare in grado di invertire la tendenza e per cui, al netto delle idee e delle proposte di fondo che continuiamo a sostenere e cercheremo di valorizzare, nessuna prospettiva politica futura in armonia con il nostro sentire riusciamo ad intravedere”.
Tra i firmatari, Bianca Rende del comitato nazionale e consigliera comunale di Cosenza, Salvatore Giorno del coordinamento cosentino, Lidia Chiriatti, coordinatrice provinciale reggina, Maria Salvia, coordinatrice del vibonese, Caterina Sirianni, coordinatrice provinciale catanzarese, e Silvio Ranieri, membro dell’assemblea nazionale e consigliere comunale di Montalto Uffugo.