San Giovanni. Iniziativa con Vattimo su Dante e Gioacchino: “Papa Francesco è un gioachimita”
«Papa Francesco è un gioachimita: per l’insistenza sulla carità, per il dialogo con le altre religioni, per il suo sforzo di affermare il cristianesimo senza imporlo». Lo ha affermato il filosofo Gianni Vattimo, nel corso di una diretta Facebook dello scorso 30 marzo dedicata agli 819 anni dalla morte di Gioacchino da Fiore e organizzata dal Comune di San Giovanni in Fiore, cui hanno partecipato anche la sindaca Rosaria Succurro e il giornalista Paride Leporace, che ha condotto la trasmissione.
Originario della Calabria, Vattimo, padre del «pensiero debole», ha spiegato che «l’attualità di Gioacchino da Fiore consiste nel suo sguardo illuminante sul presente e sul futuro, nella costruzione del dialogo tra gli uomini e nella speranza di un mondo migliore, il che assume un’importanza fondamentale in questo tempo segnato dalla pandemia, dalla crisi e dai conseguenti cambiamenti della vita umana».
Vattimo ha poi ricordato il suo legame profondo con la Calabria e ha detto che «la salvezza parte dal Sud, perché è proprio dalle condizioni più estreme che nasce la forza del riscatto, come dalla voglia di collaborare dei tanti giovani meridionali che vogliono mettersi in gioco».
La sindaca Succurro, che ha elogiato «il lungo e prezioso lavoro del Centro internazionale di Studi gioachimiti», ha avanzato due proposte per lo sviluppo culturale e turistico del territorio: un gemellaggio tra il Comune silano e Puebla de Zaragoza, che ne ha lo stesso tracciato urbanistico, di derivazione gioachimita, e l’idea di fare di San Giovanni in Fiore un centro del dialogo interreligioso, in modo da attrarre presenze e creare economie sulla base del messaggio di spiritualità dell’abate Gioacchino.
«La vera rivoluzione – ha precisato Succurro – può quindi iniziare dalla cultura: da figure come Gioacchino da Fiore, che ha influenzato il pensiero e l’orizzonte di Dante Alighieri, di cui a settembre ricorreranno i 700 anni dalla morte. Non si può perdere questo treno».