Città verdi: San Mango d’Aquino entra nell’elenco della Fao
Aumentano le città custodi di foreste urbane nell'elenco pubblicato in questi giorni dalla Fondazione Arbor Day della Fao, l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura.
Se nel primo anno di pubblicazione le città titolate nel mondo erano 68 in 17 Paesi, ora il programma ha assegnato questo riconoscimento internazionale a 120 città, dalle piccole alle metropoli.
Tra i nuovi ingressi New York negli Usa, Toronto in Canada, Guadalajara in Messico, Birmingham nel Regno Unito, Kampala in Uganda, e per l'Italia San Mango d'Aquino, in provincia di Catanzaro.
La cittadina calabrese si aggiunge ad altre sei città delle foreste urbane lungo la penisola che sono: Cesena; Lignano Sabbiadoro; Milano; Modena; Padova e Torino. Per ottenere questo riconoscimento, ciascuna amministrazione comunale ha dimostrato - spiega la Fao - il proprio impegno in favore degli alberi e delle foreste urbane, valorizzandole. Le città riconosciute quest'anno prenderanno parte a una rete in continua crescita, che consentirà la condivisione reciproca delle migliori pratiche, alla ricerca dell'eccellenza nelle foreste urbane.
"Siamo orgogliosi di dare il benvenuto a tutte le città che quest'anno hanno ottenuto il titolo di 'Forest Town'", ha affermato Dan Lambe, presidente della Arbor Day Foundation.
"Queste città -ha aggiunto - stanno mostrando iniziativa nello sviluppo e nel mantenimento della loro copertura vegetale urbana. Gli alberi forniscono benefici incommensurabili alle aree urbane; tra le città riconosciute, molte hanno investito nelle loro comunità per creare un futuro più sostenibile. Con questa distinzione, desideriamo celebrare ed evidenziare la dedizione e l'attaccamento di queste città agli alberi e alle foreste".
L'iniziativa "Città verdi" della Fao, che associa lo sviluppo alimentare a obiettivi socio-economici e ambientali, vuole migliorare il benessere dei cittadini residenti mettendo a disposizione spazi verdi, a favore dello sviluppo economico integrando la produzione agricola periurbana e la pianificazione urbanistica.