Vaccini, Guccione scrive a Longo: “Ritardi nella somministrazione della seconda dose”
“Ci è sempre stato detto, sia da Lei che dal presidente facente funzione Nino Spirlì, che il 30 per cento delle dosi ferme nei frigoriferi sarebbe servito a garantire la seconda dose di richiamo. Mi chiedo, dunque, com’è possibile che ancora oggi oltre 3100 persone, solo nello Jonio cosentino, attendono la somministrazione della seconda dose?”. È la domanda che il consigliere regionale Carlo Guccione ha posto direttamente al commissario alla sanità Guido Longo.
Lo stesso ha voluto “segnalare una vicenda emblematica del disordine totale che persiste nella realizzazione concreta del Piano vaccinale calabrese”, portando ad esempio quanto starebbe accadendo nel distretto dello Jonio cosentino, dove “sono trascorsi oltre 30 giorni dalla prima dose” e circa 3100 persone attenderebbero di ricevere ancora la seconda.
“Ritengo tutto ciò un fatto estremamente grave” afferma l’esponente del Partito Democratico, che ritiene “necessario che la gestione del Piano vaccinale sia raccordata con gli Enti territoriali per evitare che si ripetano situazioni incresciose come queste, visto che, pure essendoci le scorte di vaccini che giacciono nei frigoriferi, come ha lei stesso sostenuto, gli over 80 non possono completare il ciclo vaccinale così come prevede il Protocollo nazionale”.
“Non possiamo vanificare i tanti sacrifici fatti dal settore sanitario e dalle istituzioni locali per allestire i centri vaccinali. Mi auguro che nell’immediatezza venga risolta questa grave problematica” conclude il consigliere, lanciando l’ultima stoccata al commissario: “alla luce, però, di quanto sta accadendo non risulterebbe vero che le dosi conservate nei frigoriferi dovevano servire a garantire le seconde dosi”.