Lamezia Multiservizi. Dissequestrata discarica località Stretto

Catanzaro Attualità

E’ stata dissequestrata la discarica consortile sita in località Stretto. Il provvedimento è stato adottato dalla Procura della Repubblica che ha ritenuto non più necessario mantenere l’accorgimento di sequestro preventivo stabilito il 29 luglio 2010 con il quale aveva, comunque, deciso anche che la Multiservizi proseguisse ad esercitarne il controllo e la gestione. Nel dettaglio il decreto specifica che, a seguito delle comunicazioni del Corpo Forestale dello Stato e delle conclusioni della perizia tecnica datata dicembre 2010, sono stati portati a termine tutti gli interventi necessari ad eliminare i motivi posti a base del sequestro preventivo. Con tale provvedimento si chiude definitivamente una vicenda giudiziaria che la Multiservizi ha seguito con grande serenità e con grande senso di responsabilità e rispetto verso il lavoro della locale Procura, assicurando in tutte le fasi la massima e solerte collaborazione. Il decreto di sequestro preventivo faceva riferimento ad un unico prelievo fuori norma effettuato il 12 febbraio 2010 a seguito della richiesta di intervento da parte di una società privata che ha tuttora un contenzioso giudiziario con la nostra Azienda.

Venne ipotizzato il reato di inquinamento ambientale a causa della anomala fuoriuscita di acqua di dilavamento dalla vasca di prima pioggia. Ora giunge il provvedimento di dissequestro che riporta nella giusta chiave di lettura la vicenda giudiziaria e stabilisce, come da noi sostenuto da tempo, la correttezza della gestione dell’impianto di località Stretto che non era mai stato interessato prima da alcun tipo di procedimento giudiziario a testimonianza dell’attenzione riservata alle tematiche della difesa dell’ambiente. Già dalle fasi iniziali le contestazioni da noi ricevute erano da considerare risibili rispetto alla gravità del reato ipotizzato. Lo stesso CTU nominato dal Tribunale fece specifico e opportuno riferimento alla circostanza che nei diversi sopralluoghi effettuati non aveva potuto fare alcun prelievo in mancanza di fuoriuscita di liquidi ad eccezione di un solo prelievo, quello ritenuto fuori norma, e in una giornata che fece registrare nella nostra regione precipitazioni piovose con carattere di eccezionalità, tanto che per decreto il governo nazionale dichiarò lo stato d’emergenza in Calabria, compreso il territorio del lametino, dall’11 al 19 febbraio 2010 (solo due giorni dopo, purtroppo, si verificò il drammatico evento franoso di Maierato entrato nelle cronache giornalistiche mondiali). <strumentalizzazioni politiche che hanno caratterizzato questa vicenda che hanno gettato un’ombra da noi sempre contestata, e oggi i fatti ci danno ragione, sulla corretta gestione dell’impianto e sulla professionalità dei nostri operatori>>.