Operazione Arhat, maxi blitz contro i narcos milanesi: coinvolti soggetti vicini alla ‘ndrangheta
Una maxi operazione dei Carabinieri ha interessato diverse provincie italiane sin dalle prime luci dell’alba di questa mattina, portando all’arresto di 37 soggetti secondo le indicazioni fornite dalla Direzione Distrettuale Antimafia.
È il bilancio dell’inchiesta denominata “Arhat”, che vede gli arrestati accusati a vario titolo di associazione finalizzata alla produzione, al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, aggravata dalla transnazionalità e dalla documentata disponibilità di armi.
L’operazione ha coinvolto le province di Alessandria, Bergamo, Genova, Monza, Padova, Pavia, Roma, Varese, Vibo Valentia e Vicenza, ed ha portato all’arresto di 20 cittadini italiani e 17 stranieri, in 27 finiti in carcere e 10 ai domiciliari.
Il blitz arriva a seguito di un’indagine avviata nel 2018, dopo il ritrovamento, da parte dei Carabinieri di Milano, di ben 3,5 chili di varie droghe che erano nella disponibilità di un uomo.
Da lì è partito un vasto controllo che ha permesso di mettere in luce, in questi anni, le profonde ramificazioni del sodalizio, che nonostante disponesse di una solida base operativa nel nord Italia presentava radici anche nel Sud.
Diversi soggetti coinvolti infatti sono di origine calabrese, e nello specifico due di questi avrebbero intrattenuto solidi e continuati rapporti con i vertici della criminalità reggina.
Assieme a questi operavano due distinti gruppi di carattere internazionale, composti prevalentemente da cittadini eritrei e sudamericani.