Strongoli: stop all’abbandono dei cani e al randagismo, parte campagna di sensibilizzazione
Il malcostume dell’abbandono dei cani ed il conseguente aumento del randagismo: due piaghe sociali e, spesso, anche sanitarie, a cui ha voluto mettere un argine l’amministrazione comunale di Strongoli, con l’impegno diretto non solo del sindaco Sergio Bruno ma anche dell’assessore all’Ambiente Stefano Gallo.
È così che nella popolosa cittadina del crotonese è partita da qualche giorno un’importante campagna di sensibilizzazione rivolta a tutti i residenti padroni degli affezionati amici a quattro zampe.
L’invito mosso dall’amministrazione è quello di dar corso, e quindi rispettare, una norma in vigore già da oltre 15 anni, ovvero dal 2005.
“Chiunque possegga un cane è obbligato a provvedere a fargli apporre il microchip per la sua identificazione, uno strumento che ha sostituito il vecchio al tatuaggio e non più idoneo” spiega a tal proposito l’assessore competente.
Stefano Gallo ribadisce quindi come il microchip “sia molto utile in quanto consente sia di identificare il cane che il suo padrone, e quindi impedirne lo smarrimento, l’abbandono e anche e addirittura le vendite illegali”.
Una procedura veloce ed affatto dispendiosa per i padroni, e soprattutto semplice: per provvedere all’installazione “basta rivolgersi infatti all’Asl veterinaria della zona, o al proprio veterinario, e contestualmente iscrivere la bestiola all’anagrafe canina regionale”, ricorda ancora l’assessore Gallo.
Un piccolo gesto che, quindi, non solo tutela il possessore ma soprattutto il fido amico a quattro zampe, che grazie al microchip potrà essere identificato in caso di un suo smarrimento, così come permetterà di verificare le eventuali vaccinazione “e, cosa anch’essa non da poco, - sottolinea ancora l’assessore - è un utile mezzo per scoraggiare l’abbandono e quindi frenare il randagismo”.
Un’ottima iniziativa, dunque, quella assunta dall’amministrazione Bruno che recepisce in maniera intelligente la norma in materia e che certamente farà risparmiare anche i propri concittadini: a fronte di appena qualche decina di euro necessarie per la registrazione all’anagrafe del proprio animale domestico, le multe per chi non abbia fatto microchippare il suo cane possono arrivare finanche ad alcune centinaia di euro.