Cortale. Via libera al Piano triennale anticorruzione

Catanzaro Attualità

Via libera al piano triennale anticorruzione al Comune di Cortale. La giunta ha infatti approvato la delibera con la quale è stato adottato il piano e che introduce un sistema amministrativo di prevenzione della corruzione, attraverso la previsione dell’obbligo di predisposizione da parte di ciascuna Pubblica amministrazione di un Piano di prevenzione della corruzione con valenza triennale, previa individuazione di un responsabile della prevenzione della corruzione.

Il Piano è costituito da una sezione apposita dedicata alla Trasparenza e dalla mappatura dei processi e valutazione dei rischi che possono emergere in relazione ai processi presi in considerazione, valutando il contesto esterno e interno e definizione misure di prevenzione. C’è da ricordare che L’Autorità nazionale anticorruzione, in considerazione delle rilevanti difficoltà operative e organizzative incontrate dai Comuni di più piccole dimensioni (con popolazione inferiore a 15.000 abitanti) ha definito delle modalità semplificate di applicazione degli obblighi in materia di pubblicità, trasparenza e prevenzione della corruzione per i Comuni di piccole dimensioni. Il Comune di Cortale usufruisce di questo percorso semplificato.

La delibera è stata adotta in seguito alla nomina del responsabile della prevenzione della corruzione, avvenuta con decreto del sindaco nella persona del segretario generale.

“L’adozione del Piano anticorruzione è un atto importante dell’Amministrazione comunale – ha affermato il sindaco Francesco Scalfaro - costituendo una misura preventiva, consente un’analisi ponderata dell’intera organizzazione amministrativa e delle esigenze proprie del singolo ramo della pubblica amministrazione, nonché l’individuazione delle aree maggiormente esposte a rischio corruzione e la conseguente predisposizione di tutte le misure necessarie a evitare il fenomeno. Fondamentale è il coinvolgimento degli organi di indirizzo politico-amministrativo e di tutta la struttura organizzativa nel processo di definizione delle strategie di gestione del rischio corruttivo; gestione del rischio attraverso una responsabilizzazione diretta di tutti i soggetti interessati. Un principio importante in cui crediamo è molto è anche la collaborazione fra amministrazioni, non intesa come trasposizione acritica di esperienze di enti operanti nello stesso ambito territoriale e nello stesso comparto, ma come strumento per rendere maggiormente sostenibile l’attuazione del sistema di gestione della prevenzione della corruzione”.