Isola. L’istituto Wojtyla primo al concorso Piano nazionale scuola digitale
È andato all’istituto comprensivo “Karol Wojtyla” di Isola Capo Rizzuto il premio provinciale del concorso del Piano nazionale scuola digitale, bandito dal Ministero dell’Istruzione, ormai arrivato alla sua terza edizione. Il progetto mira alla valorizzazione di modelli innovativi e buone pratiche di didattica digitale integrata svolti nelle scuole del primo e secondo ciclo di istruzione.
Le scuole, dopo aver superato una fase preliminare, si sono sfidate in diretta streaming presentando un video di 3 minuti, seguito da un speech di 2 minuti, dove i docenti componenti il team digitale egli alunni hanno avuto modo di mettere in risalto le buone pratiche digitali adottate dalla scuola durante il difficile periodo che stiamo vivendo e le competenze digitali acquisite dal corpo docenti e dagli alunni..
Simona Prochilo, guida dell’Istituto Comprensivo e grande sostenitrice del digitale, sin dal suo insediamento ha improntato la sua leadership sulla digitalizzazione della scuola e sulla formazione digitale dei docenti. La dirigente sostiene infatti che i docenti in quanto professionisti che “operano all’interno di una comunità educante, essendo al servizio di una società liquida e in perenne evoluzione, hanno il dovere di stare al passo con le mutate esigenze dei loro studenti padroneggiando strategie didattiche che catturino l'attenzione e la curiosità degli alunni”.
Il progetto didattico presentato dal team digitale, guidato dall’animatore digitale, Massimiliano Berlingeri, intitolato “Io al centro”, rappresenta una raccolta di tutte le iniziative digitali promosse e realizzate dall’Istituto durante la fase pandemica, intraprese con lo scopo di consolidare le competenze digitali di docenti e studenti attribuendo il giusto valore agli strumenti digitali e alle moderne forme di comunicazione visiva e multimediale.
Gli alunni, guidati dal team digitale dell'istituto, hanno evidenziato come la scuola deve trasformarsi in ambiente d’apprendimento nel quale vengano soddisfatte le esigenze cognitive e sociali degli studenti tenendo conto soprattutto delle trasformazioni presenti e future della società.
Ad una metodologia didattica astratta e “statica”, fondata esclusivamente sull’apprendimento tradizionale occorre contrapporre un approccio che tenga conto anche delle mutate esigenze e richieste degli studenti. Lo studente deve essere posto al centro del processo educativo: puntare sulle sue potenzialità, utilizzare le sue conoscenze come pretesto per guidarlo a scoprire se stesso e sviluppare quelle competenze trasversali, ad esempio quelle digitali, su cui potrà contare durante tutto il corso della sua vita (lifelong learning).