Ripartizione dei Feasr, la Regione Calabria contesta scelte del Mipaaf
“Adesso la battaglia lascia la sede del confronto istituzionale e diventa anche questione politica nazionale”. Con queste parole l’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo, commenta la prossima conferenza stampa in programma per domani, 6 maggio, a Roma, nella quale sei Regioni chiederanno di rivedere i parametri di assegnazione decisi dal ministero.
“Siamo impegnati a sostenere le ragioni di un passaggio graduale che non intacchi le finalità proprie del Feasr: colmare il divario tra le aree più ricche ed evolute e quelle più povere e marginali” ha ribadito Gallo, affermando che tale visione è attualmente condivisa da altre Regioni che “da sole rappresentano il 60% delle aree italiane interessate dal Psr”.
Regioni che nonostante il loro peso si sarebbero trovate “di fronte ad un muro di gomma” contro il quale è stata decisa la mobilitazione contro quello che definiscono il sovvertimento “della logica e delle indicazioni di matrice europea”.
“Siamo pronti anche a ragionare su nuovi meccanismi a partire dal 2023, ma non accettiamo colpi di mano tesi a cancellare la fase transitoria del biennio 2021-2022, che condurrebbe ad una forte penalizzazione per regioni svantaggiate che, paradossalmente, sarebbero private proprio dei fondi destinati a garantire il riequilibrio strutturale, a tutto vantaggio di zone già di per sé meglio attrezzate” conclude dunque Gallo, che domani sarà a Roma assieme ai rispettivi assessori delegati di Basilicata, Campania, Puglia, Sicilia e Umbria.