Violazioni della sorveglianza speciale: assolto pluripregiudicato rossanese
Il Tribunale di Castrovillari, in totale accoglimento delle richieste dell’Avvocato Francesco Nicoletti, ha assolto un 38enne pluripregiudicato rossanese accusato, in due capi d’imputazione, di aver violato la misura della sorveglianza speciale impostagli con decreto del Tribunale di Cosenza.
L’uomo, già imputato in importanti processi penali, tra cui le due operazioni della Distrettuale Antimafia, la “Ombra” e “Stop”, per reati associativi anche finalizzati al traffico di stupefacente, relativi alla criminalità organizzata e ad un tentato omicidio aggravato dalla modalità mafiosa, è stato sottoposto dal Tribunale bruzio alla sorveglianza speciale per le sue frequentazioni criminali, in quanto ritenute “sintomatiche di un vero e proprio legame con l’ambiente della delinquenza locale”.
Il tutto poiché la sua presunta pericolosità sociale era stata ravvisata non tanto nel grado di temibilità dell’individuo quanto nelle caratteristiche valutate in relazione alle ragioni e alle condizioni nelle quali si manifestava e dalle quali aveva tratto origine.
Lo stesso Tribunale aveva ritenuto che l’indole dei reati commessi dall’imputato denotasse “una pericolosa compulsione criminale ed una spiccata tendenza verso delitti sempre più gravi”.
La sua pericolosità, inoltre, era stata ritenuta attuale in quanto aveva indotto il Tribunale di Rossano ad applicare nei suoi confronti la misura cautelare della custodia in carcere.
All’imputato, pertanto, venne imposto di non detenere o portare armi, di non associarsi abitualmente a persone che avevano subito condanne e che erano sottoposte a misure di prevenzione e di sicurezza, di vivere onestamente, di rispettare le leggi, di non dare ragione a sospetti.
Inoltre, di fissare la propria dimora e di non allontanarsene senza avvisare prima le Autorità di PS; di non rincasare la sera oltre le ore 20 (e oltre le ore 21 durante il periodo di vigenza dell’ora legale) e di non uscire la mattina prima delle ore 8.00 senza comprovata necessità e senza averne dato tempestiva notizia alla Autorità locale di PS.
Tra gli altri vincoli, ancora, quello di non trattenersi abitualmente in osterie o bettole, discoteche, sale da gioco e simili locali e di non partecipare a riunioni pubbliche; di portare con sé la carta di permanenza esibendola ad ogni richiesta degli Ufficiali ed Agenti di Pubblica Sicurezza; di versare una cauzione in denaro alla Cassa delle Ammende.
A conclusione del procedimento penale, all’esito della camera di consiglio il Tribunale di Castrovillari, in totale accoglimento delle richieste avanzate dall’Avvocato Francesco Nicoletti, ha assolto il 38enne da entrambi i capi d’imputazione relativi alla violazione della misura della sorveglianza speciale con la formula più ampia “perché il fatto non sussiste”.