Fermo rianimazione Spoke, Smurra (Fna): “Individuare responsabilità”
“Emergenza Covid e sanità, la chiusura da ultimo del reparto di rianimazione dell’Ospedale Spoke di Corigliano-Rossano, sintomo effetto ed al tempo stesso punta dell’iceberg di un sistema malato e marcio da decenni, rappresenti per i rappresentanti istituzionali a tutti i livelli l’occasione finale per dimostrare che anche questo territorio e le popolazioni esistono anche a prescindere dalle varie competizioni elettorali. Vanno individuate tutte le responsabilità di quanto denunciato ed emerso.”
È quanto dichiara Mario Smurra, vice segretario nazionale della Federazione Nazionale Agricoltori (FNA), esortando tutti i rappresentanti istituzionali di questa terra, in primis Sindaco e Amministrazione Comunale, passando dai rappresentanti del territorio in Parlamento, ad “assumere una posizione netta ed inequivocabile rispetto ad una situazione generale divenuta paradossale, insostenibile ed intollerabile e che – scandisce – porta ormai ai minimi termini il livello di fiducia sul quale dovrebbe fondarsi il fondamentale patto sociale tra amministrati ed amministratori, tra cittadinanze e governi”.
“È una sconfitta civile per tutti – aggiunge il vice segretario della FNA – la fotografia che, qualora ve ne fosse stato bisogno, emerge dall’ultima denuncia del direttore sanitario Martino Rizzo, al quale esprimiamo solidarietà e incoraggiamento. Essa rappresenta purtroppo una conferma: quella di essere da troppi anni ostaggio di dinamiche e guerre clandestine che minacciano la qualità delle prestazioni e distruggono il fondamentale diritto alla salute per tutti, umiliato ogni giorno alle nostre latitudini. Un quadro già indegno per un Paese civile e che, come è noto – continua – è diventato più grave con la pandemia. La politica deve restare fuori dagli ospedali. Lo ribadiscano tutti: sindaco, maggioranza e opposizioni.”
“Tutte le forze politiche – conclude Smurra – abbiano un sussulto di dignità e di riscatto etico e si schierino senza peli sulla lingua, senza politichese e senza retorica contro un muro di gomma interno alla sanità locale che è uno dei tani freni alla crescita di questa regione”.