Intimidazione attivista Lgbt, Scalese (Cgil): “vicini e solidari, condannare non basta più”

Catanzaro Attualità
Enzo Scalese

“Bisogna cogliere l’occasione di aprire un dibattito culturale su quello che sta accadendo anche nella nostra regione, esattamente come esiste nel Paese attorno al ddl Zan: oggi più che mai, diritti civili e diritti sociali sono due volti della stessa battaglia di libertà e di uguaglianza”. Con queste parole il segretario generale della Cgil Area Vasta, Enzo Scalese, condanna l’atto intimidatorio a danno di un attivista per i diritti Lgbt, Davide Sgrò, che ieri si è visto imbrattare la propria auto con scritte omofobe.

“Lo Stato deve rimuovere gli ostacoli che le nuove generazioni incontrano sul proprio cammino: quando chiedono di essere se stessi, di inseguire desideri e aspirazioni, senza aver paura” afferma ancora il sindacalista, ribadendo come l’omotransfobia sia “un fenomeno trascurato” che tuttavia “miete quotidianamente vittime” spesso “condannate al silenzio”.

“Sono quasi 30 anni che il nostro Paese chiede di prendere posizione e riconoscere formalmente l’esistenza e il peso dei fenomeni discriminatori nei confronti delle persone Lgtb in quanto tali: una legge che riconosca e condanni le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere significa attivare un processo soprattutto culturale”.