Catanzaro, condannato “lupo solitario”: si era avvicinato allo jihadismo
In pochi anni aveva subìto un vero e proprio processo di radicalizzazione: si era fatto crescere la barba, aveva imparato a parlare arabo e si era avvicinato allo jihadismo assieme ai suoi genitori. Si tratta di un quarantatrenne di Luzzi, Domenico Giorno, arrestato lo scorso 27 novembre e condannato oggi a 2 anni di reclusione.
La decisione, pronunciata dal gup di Catanzaro, nasce dal fatto che l’uomo, pur non avendo effettivamente progettato un attacco con finalità terroristiche, aveva ottenuto e preso visione di numeroso materiale atto alla costruzione di ordigni esplosivi, assieme a nozioni per eludere controlli ed intercettazioni.
In particolare, a seguito di una perquisizione, sono stati rinvenuti diversi manuali esplicativi sull’autoaddestramento per il compimento degli attentati, oltre che riviste, video e immagini propagandate dall’Isis.
L’attività del lupo solitario però non è passata inosservata: venne arrestato a seguito di un’indagine della Digos distrettuale di Catanzaro e di Cosenza, assieme alla Polizia Postale ed il Servizio per il contrasto del terrorismo, il tutto coordinato dalla Dda di Catanzaro.