“Ri-Mediamo”: il progetto che cambia la vita dei ragazzi
“Questo progetto mi ha cambiato la vita”. È tutto nelle parole di Sharon il significato e il valore del laboratorio “Ri-Mediamo – Oltre il conflitto”, rientrante nel progetto “ADRMedLab”, creato da Ismed group in esclusiva per il Digies e presieduto dal prof. Attilio Gorassini e dall'Amministratore Ismed Francesca Chirico.
L’arte come educazione al bello, ma anche come percorso professionale, in cui ragazzi e ragazze hanno imparato soprattutto a conoscere loro stessi, le loro qualità. Un progetto nato senza alcun finanziamento, ma realizzato grazie alla volontà di professionisti che hanno messo a disposizione tempo e competenze.
ADRMedLab si presenta come uno spazio di studio, ricerca, dialogo e confronto sulla Mediazione, sulle ADR e, più in generale, sulle tecniche di gestione e composizione dei conflitti anche in ambito penale e penale minorile. Ed è proprio in questa finestra che la Gerardo Sacco ha offerto il proprio contributo, mettendo a disposizione Elisa e Antonella, due giovani maestranze con un percorso ben avviato in azienda che hanno fatto da tutor a minori inseriti nel circuito penale. I ragazzi hanno intrapreso un percorso tutt’altro che scontato, in cui da una prima fase teorica si è passati alla realizzazione di veri e propri monili, grazie anche alle materie di prima scelta messe a disposizione da Gerardo Sacco.
Il protocollo è stato sottoscritto venerdì 22 novembre 2019 presso i locali del Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria dal Presidente Roberto Di Bella, dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria Dott.ssa Giuseppina Latella, dal Direttore del DiGiES Prof. Massimiliano Ferrara, dall’Amministratore Ismed Dott.ssa Francesca Chirico e dal Presidente della Camera Minorile Distrettuale di Reggio Calabria Avv. Alessandra Callea. Il progetto è terminato il 7 giugno, con una manifestazione conclusiva alla quale è intervenuta anche la Ministra delle Pari Opportunità e della Famiglia Prof. Elena Bonetti.
In scaletta anche l’intervento dell’orafo Gerardo Sacco: “Non ci abbiamo pensato due volte – ha detto – sposando immediatamente questo progetto, rivolto a quei giovani che devono credere nelle proprie potenzialità e a cui noi tutti non possiamo negare una seconda possibilità”.
Formalmente il percorso si è concluso, ma i contatti continueranno anche in futuro per sperimentare ulteriori forme di collaborazione. Nel corso della manifestazione conclusiva sono stati consegnati gli attestati di partecipazione ai minori indicati dal Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria.