Figlio affidato a coppia Gay. Marziale: Cassazione disinformata

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Foto: Agi.it

“Non si capisce di cosa parli la Cassazione quando afferma che non esistono certificazioni scientifiche attestanti l’inidoneità dei gay ad adottare. D’altro canto non è la prima volta che la Suprema Corte stupisce con sentenze scioccanti, come alcune relative alla violenza sulle donne”: è quanto rileva il sociologo Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori e consulente della Commissione parlamentare per l’Infanzia, a fronte delle prevedibili reazioni provocate dalla sentenza che apre il fronte adozioni alle coppie omosessuali.

“Un’equipe, guidata dal prof. Loren Marks della Louisiana State University – spiega il sociologo – ha messo a punto un’ennesima analisi, pubblicata sul Social Science Research, che attesta le notevoli differenze sussistenti tra figli adottati da coppie gay conviventi e figli naturali di coppie eterosessuali, validando quanto rilevato da Mark Regnerus, professore di Sociologia presso l’Università di Austin, a capo di un’equipe che ha osservato che quanti sono cresciuti in famiglie omosessuali sono dalle 25 alle 40 volte più svantaggiati dei loro coetanei cresciuti in famiglie normali.

I primi, infatti, sono risultati tre volte più soggetti alla disoccupazione – solo il 26% dei ragazzi cresciuti all’interno delle coppie omosessuali ha un lavoro fisso contro il 60% della media – quattro volte più soggetti a ricevere assistenza pubblica e molto più inclini ad essere arrestati, a dichiararsi colpevoli di atti criminali, a drogarsi, a pensare al suicidio”.

“Sono costretto a ripetere che non sono omofobo – chiosa Marziale – e che sono aperto ad ogni altro sacrosanto diritto civile per la comunità omosessuale, ma sulle adozioni non è dato transigere. Si tratta del diritto di ogni bambino ad avere una famiglia pedagogicamente completa delle figure di riferimento, maschile e femminile, e non già di appagare le voglie degli adulti che per avere figli devono ricorrere a metodi alternativi rispetto al naturale rapporto eterosessuale”.

Per Marziale: “E’ il momento che la politica spieghi come facciano a coesistere Pierferdinando Casini e Andrea Riccardi con i tre esponenti del panorama omosessuale candidati da Monti alle prossime politiche, e Rosy Bindi con Niky Vendola. Si faccia chiarezza adesso. Al di là delle documentabili prove scientifiche, che sono disposto ad illustrare se i giudici intendessero convocarmi in audizione, esiste una questione etica e morale che ogni elettore ha il diritto di conoscere. Pertanto li invito ad esprimersi perché il silenzio non è da cattolici”.

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