Marziale e Meluzzi su pseudo-terapeuti in dinamiche familiari conflittuali
“L’Osservatorio sui Diritti dei Minori ritiene necessario e urgente, sulla scorta di segnalazioni ricevute, raccomandare genitori di figli in età evolutiva che si trovino in fase di separazione o comunque di contrasto, affinché valutino attentamente le figure cui ci si rivolge per tentare di negoziare i conflitti, così come necessariamente gli stessi negoziatori meglio farebbero ad accertare le fonti cui attingono per implementare la propria formazione”: è quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio e consulente della Commissione parlamentare per l’Infanzia, che si dice: “Seriamente preoccupato dall’insorgere di figure pseudo-specialistiche che travalicano disinvoltamente i confini delle proprie ridotte competenze per assurgere a ruoli che competono soltanto a quanti sono in possesso di curriculum universitari e di specializzazione post laurea debitamente sudati e certificati”.
“È facile – specifica il sociologo – ritrovare tali figure in elenchi di assistenza e addirittura di docenza nei corsi orientati alla risoluzione di conflitti coniugali aventi ricadute psicologiche importanti sui soggetti in età evolutiva. Si tratta di gente che ha frequentato brevi seminari della cosiddetta new age e che, nei fatti, si sostituisce a psicoterapeuti e psichiatri utilizzando finanche un lessico pseudo-terapeutico denso di sbavature e di distorsioni identificabili soltanto dagli specialisti, ma che inducono i malcapitati a immaginare di ritrovarsi davanti a specialisti di tutto rispetto”.
Per Alessandro Meluzzi, psichiatra e psicoterapeuta, membro del Comitato Scientifico dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori: “Le dinamiche interpersonali che si creano in frangenti complessi della vita, come quelli di una separazione coniugale, generano il rischio di psicopatologie depressive ansiose o dell’identità ed esprimono spesso anche il bisogno di un vero e proprio setting psicoterapeutico che necessita di un’adeguata formazione teorica e personale. Qualora questa manchi e una figura di incerta formazione venga investita impropriamente di questo bisogno, possono generarsi dinamiche pericolose di psicoterapia selvaggia con ricadute gravi sia sulla coppia che, ancor di più, sui minori. Occorre considerare infine che in questo tipo di dinamiche spurie rischiano di prevalere sentimenti di onnipotenza di pseudo-terapeuti e bisogni di dipendenza di chi si affida ad un soggetto tendente a diventare un “guru dell’immaginario”, soprattutto in contesti dominati spesso da gravi forme di aggressività e risentimento”.