Gratteri a Vibo per presentare il suo nuovo libro: “Qui riusciamo ad agire senza buchi e scollature”
“Non chiamateli eroi”. È questo il titolo del nuovo libro del Procuratore Nicola Gratteri, scritto a quattro mani con il professore universitario Antonio Nicaso.
La presentazione del libro è avvenuta nella serata di ieri e Gratteri ha scelto Vibo Valentia, precisamente Largo Antico collegio, per raccontare di cosa parla alle oltre 200 persone, tra cui politici, dal sottosegretario Dalila Nesci al senatore Giuseppe Mangialavori, e diversi rappresentanti delle forze dell’ordine e il prefetto Roberta Lulli. Presente anche il procuratore di Vibo Camillo Falvo, che intervenuto nella fase iniziale dell’evento, ha detto: “Sono venuto a imparare qualcosa”.
Gratteri ha aperto la presentazione del volume partendo proprio da Vibo Valentia. “Delle province calabresi è quella che ha la più alta densità mafiosa”. Ha esordito il procuratore, cha ha aggiunto, “però è anche quella che ha avuto più indagini da parte della Dda e, da quando c’è Falvo come procuratore, c’è una perfetta sinergia tra la Procura e la Dda, riusciamo ad agire senza buchi e scollature”.
Soffermandosi sul titolo del libro, Gratteri ha detto: “Parla di persone normali. Persone che hanno si perso la vita per un’idea, un ideale, ma persone normali. Il personaggio più conosciuto è Falcone ed è proprio lui che diceva ‘non chiamatemi eroe'”.
“Il senso di questa sottolineatura – ha spiegato Gratteri – è ‘non consideratemi irraggiungibile‘: abbiamo cercato di umanizzare diverse figure”. Tra queste quella di Giuseppe Letizia, uccisa a Corleone a soli 13 anni, Peppino Impastato, Carlo Alberto dalla Chiesa, Rosario Livatino, Libero Grassi, don Pino Puglisi, Lea Garofalo, Rocco Gatto e tanti altri.
A fare domande al procuratore di Catanzaro il sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo: “È veramente un grande onore – ha affermato in apertura dell’evento il primo cittadino – dare il via alle celebrazioni di Vibo Capitale del libro con un’occasione così prestigiosa, sono emozionata. Quando abbiamo ottenuto questo riconoscimento ho avvertito la sensazione forte e chiara che è arrivato il momento del riscatto autentico”.
Un riconoscimento ottenuto dalla città di Vibo che il Procuratore ha definito “un fatto importante per l’intera Calabria”.
“È un segno di attenzione, – ha aggiunto Gratteri - personalmente sono rimasto molto contento quando l’ho sentito al telegiornale. È importante però che si capitalizzi, è importante non sciuparlo, cercare di creare delle strutture che vadano oltre il libro, cercare di coinvolgere ancora di più i ragazzi. Se non vengono da noi allora andiamo noi a trovarli, - ha aggiunto - perché fino a questo momento magari non gli hanno ben spiegato l’importanza della cultura“.