Comitato Magna Grecia contro Voce: “Bacino per aeroporto è solo nella sua testa”

Crotone Infrastrutture

“Nostro malgrado, abbiamo avuto modo di constatare, dalle dichiarazioni del sindaco Voce, che lo scalo Pitagorico avrebbe già un suo bacino d'utenza, probabilmente sarà così, ma solo nella sua testa”.

Intervento a gamba tesa quello del Comitato Magna Grecia, che nei giorni passati ha partecipato ad un incontro a Crotone per discutere del futuro dell’aeroporto.

“Appare riduttivo, se non semplicisticamente superficiale, pensare che il ristretto ambito Crotonese, possa essere reso appetibile dall'incremento di circa 25mila abitanti in più” spiegano dal comitato. “La stessa Enac stima come bacino di riferimento dello scalo un ambito di oltre 400mila abitanti, ovvero, circa, il famoso contenitore foriero di migliorie sotto ogni punto di vista, più conosciuto con il termine di Area della Magna Graecia”.

“Ci chiediamo secondo quale logica il Sindaco Voce consideri bastevole e ‘grande’ un ambito di circa 200mila abitanti se anche l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, ha stimato, e non da oggi, necessaria e sufficiente, come bacino d'utenza per il mantenimento dello scalo, un territorio che inveri almeno il doppio della popolazione” ribadiscono ancora una volta, lanciando una stoccata: “Sa il Sindaco Voce che il catanzarese, guarda per questioni di opportunismo ed opportunità allo scalo Lametino, o è convinto che dal Capoluogo di Regione si recheranno a Crotone a prendere i voli?”.

“La politica crotonese ha il dovere di uscire dal fumo dell'impalpabilita, non fosse altro per mettere fine alle cicliche boutade da squallida propaganda elettorale che ancora taluni Amministratori della Sibaritide, pezzenti di idee, utilizzano per promuovere l'ipotesi di un inutile scalo a Sibari” concludono dal comitato. “Chi, per interessi di bottega, continua a girarsi dall'altra parte immaginando improbabili Asl, bacini aeroportuali inesistenti, ambiti portuali innaturalmente aggregati a Gioia Tauro, inutili e fuorvianti scali a Sibari, più una serie di nefandezze inenarrabili, non fa torto a Noi, ma si rende attore protagonista del male perpetrato e perpetuato al proprio popolo ed alla propria terra”.