Mobilitazione dei tirocinanti, l’amministrazione di Rende scrive al premier Draghi
Bisogna mobilitarsi “affinché questa problematica trovi adeguata risoluzione”, e per questo motivo l’amministrazione comunale di Rende ha deciso di scrivere una missiva indirizzata direttamente al premier Mario Draghi, a sostegno dei tirocinanti calabresi.
“Sono settemila i lavoratori che da anni rivendicano un inquadramento occupazionale dignitoso” viene spiegato nella lettera. “Sono i tirocinanti che operano all’interno delle pubbliche amministrazioni, comprese quelle degli enti locali, persone che assolvono a compiti fondamentali, ma che non vengono riconosciuti e retribuiti come dipendenti e si trovano a tutti gli effetti a subire una condizione di precariato costante”.
Condizione che si riflette negativamente anche sugli enti locali, che “risultano in gravissima sofferenza di personale e l’impiego di queste risorse consentirebbe un miglior funzionamento della macchina amministrativa e nello stesso tempo favorirebbe una maggiore attenzione nei confronti del cittadino al quale deve essere garantito il soddisfacimento dei servizi essenziali”.
“Questa amministrazione e questo consiglio comunale colgono l’occasione per porre all’attenzione del consiglio dei ministri la ‘questione Calabria’ che si declina con un piano di occupazione straordinario, l’eliminazione del regime del dissesto e del predissesto dei comuni calabresi che si ricorda rappresentano il 50% di tutti i comuni italiani in tale regime, e l’azzeramento del debito sulla sanità” conclude la missiva. “Solo così si possono porre le basi per una ripartenza della regione e nello stesso tempo dell’intero Paese”.