Inchiesta “Basso profilo”: nuovi atti e contestazioni aggravano le posizioni di alcuni indagati
Il gup distrettuale Simona Manna ha predisposto un “fitto” calendario di udienze, quattro in particolare fino al 16 luglio, nell’ambito del procedimento denominato “Basso Profilo” che ha visto coinvolti 78 imputati (QUI).
Mentre è stata preannunciata da molti difensori la scelta del rito abbreviato per i propri assistiti, è stata stralciata, per omessa notifica, la posizione del funzionario del Consorzio di bonifica Jonio crotonese, Giuseppe Labernarda.
Intanto, nel corso della prima udienza che è stata rinviato dal gup al 7 luglio, sono arrivati nuovi atti, la contestazione di nuovi reati e si aggrava la posizione di Umberto Gigliotta, alias “Mister Centomila”, al quale viene contestata l’associazione mafiosa con il ruolo di organizzatore.
L’inchiesta, aveva posto l’accento su quello che hli inuirenti definiscono un gruppo “estremamente coeso, strutturalmente complesso ed altamente organizzato” e con i nuovi atti depositati, si punterebbe a far trasparire il legame tra l’imputato Glenda Giglio , ex presidente dei giovani industriali di Crotone, e i presunti componenti dell’associazione per delinquere aggravata dal metodo mafioso.
Nel corso dell’udienza hanno chiesto di costituirsi parte civile i Comuni di Catanzaro e Rocca Bernarda, la Provincia di Catanzaro, i ministeri di Interno, Difesa e Finanze e l’Agenzia delle entrate.