Basso Profilo, rigettati i ricorsi: misure restrittive confermate per Giglio e D’Alessandro
La “forte spregiudicatezza nell’agire” e “l’assenza di scrupoli”: sono questi i motivi evidenziati dalla Corte di Cassazione che ha rigettato i ricorsi presentati da Glenda Giglio ed Ercole D’Alessandro, entrambi coinvolti nell’inchiesta Basso Profilo (QUI) e rispettivamente agli arresti domiciliari ed in carcere.
Secondo la Suprema Corte, in entrambi i casi i ricorsi presentati dalle rispettive difese non possono essere accolti, in quanto i due imputati sarebbero stati perfettamente consapevoli di agire per conto ed a sostegno di un sodalizio.
Nello specifico, la Giglio, ex presidente dei giovani industriali di Crotone, sarebbe stata conscia del fatto che l’associazione che supportava alimentasse gli interessi di gruppi criminali, mentre D’Alessandro, ex luogotenente del Goa di Catanzaro, avrebbe svolto attività di condizionamento imprenditoriale nel settore anti-infortunistica.
A capo di tale sodalizio vi sarebbe Antonio Gallo, indicato come “intraneo” a diverse cosche e coinvolgimenti in diversi ambienti criminali.