Bando grandi eventi, Pegna: “Anomalie confermate”
Non ha dubbi Ruggero Pegna, la “sentenza del Tar di Catanzaro che di fatto ha annullato con sospensione dell’efficacia la graduatoria del Bando Grandi Eventi 2020 della Regione Calabria (QUI)”, confermerebbe “tutte le anomalie denunciate in questi mesi”.
“La storia di questo bando è tutta una farsa partita con l’annullamento della prima graduatoria pervenuta alla Presidenza in tempo record, cioè a metà agosto 2020, entro i 30 giorni previsti dallo stesso Avviso, come riportato in un verbale della stessa Commissione di Disciplina della Regione Calabria. Indipendentemente dall’elenco dei progetti ammessi, il rispetto della tempistica avrebbe consentito l’espletamento di ogni fase, ricorsi compresi, entro le scadenze naturali. L’annullamento per ragioni incomprensibili e mai spiegate, invece ha prodotto un danno enorme ai principali professionisti del settore, tant’è che si è persa completamente un’annualità, peraltro la più difficile a causa degli ulteriori danni prodotti al settore dal Covid”.
Per Pegna è “inspiegabile come sia stata formata una nuova commissione solo a inizio 2021 e tutta composta da figure di dipartimenti estranei alla Cultura e allo Spettacolo, cioè esperti in lavori pubblici, dissesti idrogeologici, problemi ambientali e rifiuti”.
Conclude poi ripetendo “una domanda a cui nessuno fino ad oggi ha risposto, quella che riassume la politica culturale di questa amministrazione: ‘Perché distruggere la più grande Impresa calabrese, capace di produrre i beni più necessari a questa regione: cultura, occupazione, divertimento, immagine e turismo, offendendo innanzitutto i professionisti che, in oltre trent'anni, hanno costruito la storia dello Spettacolo dal Vivo e dei Grandi Eventi culturali in Calabria?’ ”.