Urbi: firmato protocollo d’intesa con Anci Piccoli Comuni
Parificare il livello di efficienza tra tutti i consorzi calabresi con atti di reciproca solidarietà. È quanto emerso dalla recente assemblea celebrata, venerdì scorso, presso la sede Urbi di Catanzaro. «Lo impone - evidenzia Grazioso Manno, presidente dell'ente - l'enorme lavoro fatto dalla bonifica in Calabria, oramai consacrata a tutti i livelli "Modello per l'Italia". È giunto il momento, però, che l'idea racchiusa nel riconoscimento divenga "operativa" attraverso il miglioramento complessivo della "struttura consorzi di bonifica"». Manno, alla luce delle ultime vicende legate alla Bozza Calderoli, parla della necessità di riorganizzare e dare maggiore unitarietà al mondo dei consorzi calabresi. «La frammentarietà - sottolinea - facilita il compito dei nostri detrattori». Ed allora via con la proposta di attribuire ai "servizi consortili", anche per motivi di economicità, strutture ed organizzazioni comuni e centralizzate. Un' esigenza fortemente avvertita proprio ora che, in quasi tutto il territorio regionale, si sta chiudendo il procedimento elettorale seguito alla riperimetrazione. Manno parla della opportunità di uniformare la struttura della comunicazione alle linee guida provenienti dall'Anbi nazionale attraverso iniziative che divengano patrimonio di tutti i consorzi. «Con pochi uomini e mezzi - fa notare - abbiamo fatto, e continuiamo a fare, un buon lavoro». Così come per il primo dirigente della bonifica calabrese è fondamentale "potenziare" il rapporto con la Regione Calabria attraverso un' interlocuzione che non coinvolga solo l'assessorato all'agricoltura. In questa direzione Manno ritiene utile un coordinamento tra i presidenti dei singoli consorzi che analizzi a priori le richieste da avanzare ai dipartimenti regionali. Una bonifica, insomma, che con forte spirito critico si mette in discussione e riparte da quanto fin qui realizzato per affrontare meglio le nuove sfide. Confronti che non possono tuttavia prescindere da alcuni punti irremovibili. Fra tutti, la strada delle sinergie e delle intese. Soprattutto quello con le aziende agricole, questa consapevolezza, assieme al nostro operato, è stata più volte apprezzata dall'Anbi tanto che ha deciso di "premiare" la bonifica calabrese: la prossima Conferenza Organizzativa Nazionale, infatti, che avrà luogo proprio in Calabria. Già in moto la macchina organizzativa che vedrà all'opera l'Urbi Calabria. «Un altro grande riconoscimento che ci consentirà di fare "vedere" alle centinaia di dirigenti consortili provenienti da tutta Italia la nostra terra e le nostre azioni», osserva Manno. Notevoli ed interessanti, poi gli spunti provenienti dal dibattito che è terminato con l' unanime convincimento di darsi appuntamenti operativi che affrontino temi specifici con obiettivi chiari a partire dall'analisi dei servizi da centralizzare.
Al termine della riunione c'è stata la firma del Protocollo d'intesa sottoscritto tra Urbi Calabria ed Anci Piccoli Comuni Calabria, più che mai attuale viste le difficoltà logistiche ed economiche che le piccole realtà amministrative sono costrette ad affrontare in occasione degli eventi alluvionali. Circostanze che dimostrano la ormai acclarata fragilità del territorio calabro e le oggettive difficoltà di gestione da parte dei comuni costretti a fare i conti con bilanci sempre più ridotti. «Salutiamo con enorme entusiasmo - dice Grazioso Manno- la stipula di un protocollo che coincide con l'ennesimo "evento maltempo" cui è stato sottoposto in questi giorni il nostro territorio. L'accordo, che non è solo un mero documento cartaceo, premia l'operatività che il mondo consortile calabro ha febbrilmente messo in atto a favore delle zone su cui è chiamato ad operare. Un disciplinare che rappresenta il naturale risultato alla logica del fare che caratterizza l'azione dei consorzi di bonifica e che - prosegue Manno - testimonia il fatto che prima operiamo e dopo stipuliamo i protocolli, prima agiamo e dopo addiveniamo alle intese. Sarà insomma l'ennesimo strumento con cui la bonifica, sempre più proiettata nella nuova fase di "integralità" e "multifunzionalità, mette a disposizione la sua naturale tendenza alla sinergia ed alla collaborazione pianamente apprezzate e condivise dai piccoli comuni». Uno strumento che tiene conto di due dati fondamentali. Primo. In Calabria gli eventi alluvionali di ripetono con frequenza continua e con violenza inaudita. Secondo. Quello calabrese è un territorio dalla conformazione geografica particolare costituita dal 90 % da colline e montagne. Fattori che rendono significativamente difficile la gestione «Ciò contribuisce - sottolinea Michele Drosi, coordinatore di Anci Calabria Piccoli Comuni - a mettere a dura prova la capacità di intervento dei piccoli comuni costretti a fare i conti con bilanci resi sempre più asfittici dai continui tagli del governo nazionale. Il protocollo, per il quale ringrazio l'amico Grazioso Manno e l'intero mondo consortile calabro, rappresenta una grande opportunità per i piccoli comuni e per la sinergia con il modo delle bonifica. Rafforzando la collaborazione in atto e definendo meglio il ruolo delle amministrazioni e dei consorzi si dà organicità alla esistente "rete" di interventi congiuntamente attuati dalle due entità sulle zone di competenza».