Pnrr, dalla Conferenza Unificata 7.5 miliardi per treni, porti e case popolari
“La necessità di ridurre il divario infrastrutturale tra le diverse regioni è stata la priorità che ha guidato le scelte sulla ripartizione delle risorse, insieme alla domanda di mobilità sostenibile e alla tempistica per la realizzazione delle opere proposte”. Così il Ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, commenta l’esito della Conferenza Unificata che, nella giornata odierna, ha dato il via libera ai decreti sulla mobilità sostenibile, sul piano complementare e sul Pnrr.
Le Regioni italiane condivideranno risorse per circa 7.5 miliardi di euro: 2 miliardi saranno destinati al potenziamento delle linee ferroviarie regionali; 3.4 miliardi all’ammodernamento dei porti; e 2 miliardi per la riqualificazione degli alloggi popolari. Saranno utilizzate le risorse del Fondo Complementare, del Next-Generation Eu e del Pnrr.
“Con Il Pnrr non si finanzia solo l’alta velocità o grandi opere infrastrutturali, ma si potenziano le interconnessioni ferroviarie per aumentare la qualità dei servizi e la competitività del Paese nel rispetto dell’ambiente, con un'attenzione particolare al Mezzogiorno, destinatario di ingenti risorse per tutti gli interventi” ribadisce il ministro Giovannini, che parla di “un giorno importante, in cui ingenti risorse vengono impegnate per migliorare la mobilità e la qualità della vita delle persone, in particolare dei pendolari, di chi opera nei porti e di chi necessita di migliori condizioni abitative”.
SETTORI FINANZIATI
Per quanto riguarda le infrastrutture ferroviarie, sarà garantito l’acquisto di nuovi locomotori a idrogeno oltre che elettrici: i nuovi convogli dovranno essere necessariamente climatizzati, dotati di connessione wi-fi, prese per la ricarica elettrica, sistemi di rilevamento, allarmi e videosorveglianza. A beneficiare maggiormente di tale fondo saranno le regioni del Sud, che otterranno l’81% dei fondi stanziati nel Pnrr ed il 50% di quelli stanziati nel Next-Generation Eu.
Diversi invece gli interventi mirati nel settore portuale: sviluppo dell’accessibilità marittima, dell’adattabilità ai cambiamenti climatici, l’aumento delle capacità portuali, l’ammodernamento energetico e la riduzione di impatto ambientale. Anche in questo caso, il 43% delle risorse stanziate sarà destinato al Sud.
Infine, sarà oggetto di un vasto programma di recupero spalmato in più anni il parco abitativo dell’edilizia popolare. Gli interventi saranno volti al miglioramento dell’efficienza energetica, alla sicurezza sismica ed alla realizzazione di una nuova “condizione sociale nei tessuti residenziali pubblici”.
GLI INTERVENTI IN CALABRIA
Il “potenziamento della linea ferroviare regionale” in Calabria riguarderà la tratta Catanzaro-Cosenza: la progettazione definitiva del tratto dovrà essere conclusa entro il 2022, mentre entro il 2026 dovrebbe essere ultimato l’intero intervento assieme all’acquisto di locomotive e rotori.
Nel settore portuale saranno oggetto di elettrificazione le banchine Ro-Ro del Porto di Gioia Tauro, mentre per l’edilizia popolare regionale sono stanziati fondi per poco meno di 98 milioni di euro.