E!State Liberi: bilancio “più che positivo” nel vibonese

Vibo Valentia Tempo Libero

“Il bilancio finale è più che positivo perché i nostri campisti e le nostre campiste sono tornati a casa con un’idea diversa della nostra regione e della nostra provincia, hanno avuto modo di constatare che pur vivendo contesti in cui la subcultura mafiosa ha trovato humus fertile, a questa si contrappone con più forza, la cultura della solidarietà, dell’accoglienza e della disponibilità”. È questo il bilancio presentato dal coordinamento di Libera Vibo Valentia, alla conclusione dei primi campi estivi svolti in beni confiscati alla ‘ndrangheta.

Due settimane “intense” svoltesi a Limbadi assieme all’Associazione San Benedetto Abate e con l’aiuto della sezione agroalimentare di Confindustria Vibo Valentia, che ha permesso ai giovani partecipanti di interagine con diverse realtà aziendali del territorio. “Obbiettivo del nostro campo era quello di contronarrare la nostra terra, di raccontare ciò che le cronache non raccontato, di vincere gli stereotipi e gli stigmi attraverso un punto d’osservazione diverso: c’è la ‘ndrangheta e la corruzione ma c’è chi lotta per rivendicare un presente e un futuro libero”.

“La Calabria, Vibo Valentia, non è solo ‘ndrangheta, c’è molto molto di più e dobbiamo lottare insieme per far emergere il bello che anni di violenze, soprusi, corruzioni e ingiustizie hanno relegato al silenzio” conclude il coordinamento provinciale. “L’appuntamento è per il prossimo anno con la speranza di raccontare una vera storia di rinascita e resistenza”.