“Derive Festival” e “Scilla Jazz” si incontrano sul palco con Carmine Torchia
La collaborazione tra il “Derive Festival” e lo “Scilla Jazz Festival” sale sul palco con il cantautore Carmine Torchia e con le sonorità tradizionali di Ettore Castagna. Piazza San Rocco a Scilla si è animata grazie a Torchia che ha coinvolto il pubblico con i suoi pezzi legati a suggestioni letterarie. Con “Dio non è un santo” si è chiusa la prima parte del concerto aprendo alla seconda che accoglie sul palco il polistrumentista Ettore Castagna e il percussionista Simone Martino.
Con loro è cambiata l’atmosfera sonora dal momento che hanno portato in scena la tradizione della Calabria e il dialetto. La ricerca poetica caratterizza questa seconda parte della serata e gli artisti ci propongono “viernu è vicinu”, una malinconica ninna nanna del poeta di Decollatura Michele Pane, “A mancanzella” ispirata a una filastrocca che la nonna recitava a Torchia e “La rosa nel bicchiere” di Franco Costabile, con cui regalano un ritmo incalzante alle ultime battute del concerto.
Il prossimo appuntamento con lo Scilla Jazz Festival sarà al Castello Ruffo con Paolo Angeli che si esibirà il 10 agosto alle 22,30 accompagnato dalla sua chitarra orchestra dotata di 18 corde, martelletti come il pianoforte, eliche per la realizzazione di bordoni e melodie assimilabili alla ghironda - suonato in pizzicato, con l'archetto, in funzione rumorista e percussiva.