Presidi di emergenza senza medici, esposto in Procura di Codacons e Granato

Calabria Cronaca

Esposto in Procura per la carenza di medici nei presidi di emergenza territoriale. Un esposto nato per “acclarare l’effettiva mancanza” dei professionisti sanitari nelle postazioni dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, ed a firma del vice presidente nazionale del Codacons, Francesco Di Lieto, e della senatrice Bianca Laura Granato.

Di Lieto e Granato hanno deciso di procedere a seguito delle numerose segnalazioni ricevute dall’associazione dei Consumatori e dalla parlamentare in merito alla mancanza di medici e di turni che saltano.

In particolare, proprio ieri mattina hanno registrato la notizia che nel quartiere marinaro di Catanzaro, la postazione di emergenza territoriale non avrebbe avuto personale medico nel turno tra le 14 e le 20.

Entrambe, dunque, chiedono agli uffici di attivarsi nell’immediatezza “assumendo ogni e più opportuna iniziativa anche attraverso l’attività ispettiva del Nas”.

Alla Procura, quindi, sollecitano di accertare “tutte le responsabilità e omissioni che hanno impedito ed impediscono di garantire la presenza di personale medico, esponendo la popolazione ad intollerabili rischi”.

Conseguentemente si chiede che venga imposto all’Asp di Catanzaro di garantire la presenza di personale medico in ogni singolo turno a tutela della salute pubblica e quindi, evidenziano ancora Granato e Di Lieto, “si proceda nei confronti di tutti i soggetti ritenuti responsabili, per tutti i reati che saranno riscontrati dall’Autorità procedente”.

“Il soccorso sarà affidato, quindi, ad un infermiere ed all’autista dell’ambulanza. Una carenza che finirà per incidere negativamente sull’assistenza sanitaria in emergenza sul territorio – scrivono nell'esposto depositato ieri mattina - e che si tramuta in una negazione non solo di un servizio ma anche del diritto alla salute”.

“Appare assurda la decisione dei vertici dell’Asp di lasciare il compito di intervenire nei casi più gravi all’elisoccorso - si legge ancora - lasciando il territorio e le ambulanze senza medici si rischia un uso improprio degli elicotteri, facendoli alzare in volo per interventi che potrebbero essere del tutto inutili”.

“Praticamente – sollecitano inoltre Di Lieto e Granato - si cerca di risparmiare sulla salute dei calabresi e si finisce per creare uno spreco enorme. Quando la toppa è peggiore del buco. Non vogliamo certo sminuire la professionalità del personale infermieristico, che si prodiga quotidianamente nell’ambito dell’emergenza, purtuttavia, se è riconosciuta l’esistenza di due distinte professioni, quella di medico e quella di infermiere, ciò significa che esse non solo hanno compiti e funzioni diverse ma anche, e soprattutto, non sono tra loro intercambiabili. Se poi pensiamo al ridimensionamento dei Poli Sanitari Territoriali, sembra quasi che ci si trovi dinnanzi ad un preciso disegno per far saltare la medicina territoriale ed affossare la sanità pubblica”.

“Uno scenario inquietante per migliaia di Cittadini che ogni giorno dalle aree interne del Catanzarese, hanno necessità di rivolgersi alla sanità pubblica”.

Una situazione molto preoccupante, “nonostante all’Asp di Catanzaro continui a giungere un fiume di danaro per garantire livelli dignitosi di assistenza. Anche per questo ci saremmo attesi una corale indignazione da parte dei Sindaci del territorio. Nessun esito hanno sortito le richieste di spiegazioni ai commissari dell’Asp di Catanzaro per comprendere le ragioni di una drammatica quanto illegittima penalizzazione”.