‘Ndrangheta: Cdm scioglie tre comuni calabresi
Sciolti per ‘ndrangheta i comuni di Simeri Crichi, Nocera Terinese e Rosarno. È questo quanto deliberato dal Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, nel corso di una seduta svolta nel tardo pomeriggio di ieri, giovedì 26 agosto, alla presenza del Presidente Mario Draghi e del Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli.
In particolare, alla luce degli accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata, il Cdm ha deliberato: lo scioglimento del Consiglio comunale di Simeri Crichi, e il conseguente affidamento della gestione del Comune a una Commissione straordinaria per la durata di 18 mesi; l’affidamento a una commissione straordinaria, per la durata di 18 mesi, della gestione del Comune di Nocera Terinese, già sciolto a seguito della riduzione dell’organo assembleare, per impossibilità di surroga, a meno della metà dei componenti del Consiglio comunale; l’affidamento a una commissione straordinaria, per la durata di 18 mesi, della gestione del Comune di Rosarno, già sciolto a seguito delle dimissioni rassegnate da oltre la metà dei componenti del Consiglio comunale.
Il Comune di Rosarno dunque non andrà al voto nella prossima tornata elettorale amministrativa.
Il Consiglio dei ministri ha inoltre deliberato nelle medesima seduta la dichiarazione dello stato di emergenza, per un periodo di 6 mesi, in conseguenza dell’eccezionale diffusione degli incendi boschivi (QUI) che si sono verificati nelle regioni Calabria, Molise, Sardegna e Sicilia, a partire dall’ultima decade del mese di luglio 2021.
La dichiarazione dello stato di emergenza e l’ordinanza di Protezione civile che seguirà costituiscono il primo degli interventi che il Governo porrà in campo.