“Schola Cantorum” a Lamezia Terme intitolata a Benedetto XVI
E' stata istituita a Lamezia Terme una "Schola Cantorum" intitolata a Benedetto XVI, grazie ad una convenzione sottoscritta dalla Diocesi e dall'Istituto superiore di studi musicali "Tchaikovsky" di Nocera Terinese. La progettazione dell'azione formativa, condivisa dall'Ufficio liturgico nazionale della Cei, e' articolata attraverso due diversi percorsi: da un lato, l'attivazione di discipline che vanno a caratterizzare il corso di diploma accademico di I livello in canto attivato dall'istituto musicale di Nocera, attuandone così un curriculum sacro-liturgico e, parallelamente ad esso, un corso di "Cantore della musica sacro-liturgica" quale momento formativo di base per l'avvio alla musica, al canto e alla liturgia. Un'iniziativa di formazione professionale che, per la portata innovativa e per la qualità della proposta mirata alla definizione di una professionali non disgiunta da una ministeri alita' da acquisire, ha portato la Conferenza episcopale italiana ad appoggiare l'iniziativa concedendo il patrocinio. Tutte le attività promosse dalla "Schola Cantorum" sono coordinate da una commissione permanete formata, oltre che dal direttore dell'Istituto e dal vescovo di Lamezia Terme Luigi Antonio Cantafora, da don Aldo Figluzzi direttore dell'ufficio liturgico della Diocesi e da esperti e luminari di chiara fama nell'ambito internazionale della musica sacro-liturgica, tra cui monsignor Antonio Parisi, consulente nazionale per la musica sacra dell'Ufficio liturgico nazionale della Cei. I repertori liturgici sui quali fare formazione e ricerca saranno il repertorio Gregoriano, la tradizione delle Laude e tutta la tradizione polifonica e oratoriale. "Oggi la Chiesa non può rimanere estranea o indifferente al vissuto del territorio - ha affermato il vescovo Cantafora - , ma vuole collocarsi col suo contributo al servizio per il bene comune. E' questo il fine che ci siamo prefissati, insieme all'Istituto "Tchaikovsky", nell'istituire la "Schola Cantorum Benedetto XVI". Tutte le attività della Schola vogliono essere l'occasione per creare un dialogo con tutti, nella ricerca della verità e della vera bellezza. La Schola Cantorum e' una realtà aperta a tutti e a tutte le realtà del nostro territorio - non e' un'istituzione per pochi cultori o specialisti della musica - perché vuole essere uno strumento che, con la forza comunicativa della musica sacra, tocchi profondamente la coscienza umana, il cuore e l'intelletto di chiunque si accosterà ad essa. La Schola non vuole spersonalizzare o rendere anonimi tanti cori presenti in diocesi, ma vuole essere un luogo di vera comunione dove, nella crescita comune, si incentivano i diversi doni e la particolarità che contraddistingue ciascuno. La Schola Cantorum vuole essere una domus dove tutti si sentano a casa e nessuno vive nell'anonimato di un egualitarismo che sfocia nell'indifferenza. La finalità primaria della Schola non e' animare la celebrazione eucaristica presieduta da Papa Benedetto il prossimo 9 ottobre: per la Schola - ma in verità per ogni realtà della nostra diocesi - il 9 ottobre non e' un traguardo da raggiungere per poi fermarsi, ma e' solamente un'importante tappa di passaggio nella nostra vita diocesana". Per il direttore del Tchaikovsky, il maestro Pierfrancesco Pullia, "si tratta di un'iniziativa di grande importanza perché intende intraprendere un lavoro di formazione e di ricerca sullo storico e secolare patrimonio della musica sacra ad uso liturgico, oggi sostituita nelle celebrazioni dalla cosiddetta musica d'uso. La Schola cantorum nasce come centro di formazione permanente e nevralgico per la formazione professionale e competente della figura del cantore. E' un contenitore entro cui la formazione passa da diversi livelli: dalla formazione musicale di base nel corso di cantore, a quella professionalizzante nel corso accademico di I livello, oltre che alla produzione, ai concerti e ai seminari, seguendo un piano di studi specifico che va dallo studio della storia della musica sacra, alla lettura della musica, dalla tecnica della vocalità allo studio del canto gregoriano".