Conclusa la II edizione del Cinema sotto le stelle: il bilancio di “E Io ci sto”

Crotone Attualità

Si è conclusa la seconda edizione del “Cinema sotto le stelle” organizzata dall’associazione culturale “E io ci sto” nell’ambito delle Summer Invasion ai Giardini di Pitagora. Anche quest’anno la qualità dei documentari presentati è stata elevata, con tanti titoli che hanno poi partecipato ai vari festival nazionali e internazionali.

Molti dei film visti all’arena estiva crotonese saranno visibili anche sul piccolo schermo (sky, rai e altri canali) e sulle maggiori piattaforme streaming come Netflix, Prime video, Nexo + e altri.

La scelta dei documentari ha attirato gran parte del pubblico crotonese che anche quest’anno ha risposto molto bene al richiamo dell’arte e della cultura.

Il cinema sotto le stelle ha avuto un grandissimo successo facendo registrare oltre 400 ingressi per le proiezioni serali. La rassegna estiva è stata seguita dai cinefili ma anche da chi voleva trascorrere una serata diversa in una location suggestiva, il tutto rispettando sempre le norme e le procedure anti covid 19.

Il sistema di prenotazione dei posti, già collaudato lo scorso anno, ha favorito il normale svolgimento delle attività supportate dall’efficienza di tutto lo staff E io ci sto.

Il pubblico ha risposto con grande entusiasmo interagendo con i registi sulle particolarità dei film e sulle varie tematiche affrontate. Abbiamo vissuto la rinascita di un quartiere e delle sue eccellenze con “Rione Sanità – La certezza dei sogni” di Massimo Ferrari.” Lo dichiarano Fabrizio Oliverio, presidente dell’associazione E io ci sto e Francesco Pupa, vice presidente, che aggiungono: “Siamo arrivati lontano, nel cuore di Gaza fino in Medio Oriente, per osservare dei ragazzi fare Parkour e così evadere dalla guerra con “One More Jump” di Emanuele Gerosa. Siamo tornati in luoghi a noi familiari, posti che sapevano di tradizioni, riti e culture millenarie con “Il Paese Interiore di Luca Calvetta” e ci siamo avvicinati così tanto alla Colonna di Capocolonna che l’abbiamo sentita cantare con La Storia Si Muove di Antonio Giulio Cosentino. Abbiamo visto le stranezze e le particolarità di una famiglia molto speciale con “The Rossellinis” di Alessandro Rossellini e abbiamo scoperto e osservato da vicino il mondo dei lovegiver e della sessualità nei disabili con “Because of my body “di Francesco Cannavà. Siamo partiti da Milano in abito da sposa per portare la pace fino a Gerusalemme e invece in Turchia ci hanno violentemente strappato la vita con “Sono innamorato di Pippa Bacca” di Simone Manetti. Infine abbiamo analizzato, lottato e gridato insieme contro la mafia con Letizia Battaglia e il suo “Shooting the mafia di Kim Longinotto”.”

Per Oliverio e Pupa: “Valore aggiunto di questa edizione sono state le performance artistiche di poeti, scultori, attori e pittori che si sono esibiti prima di ogni spettacolo all’interno dell’arena estiva. Dalla musica alla recitazione, passando dal doppiaggio cinematografico live, fino alla citazione di versi in prosa. Tra artisti emergenti e altri più affermati si è capito quanto Crotone e la Calabria siano ricettivi a ogni forma di arte che va tutelata, soprattutto in questo delicato periodo. Un grande ringraziamento – chiosano il presidente e il vice di E io ci sto - va ai nostri partners Comune di Crotone, Consorzio Jobel, Arci Crotone, Ucca, Cooperativa Atlantide, Calabria Movie, Officina Kreativa e a tutti gli sponsor e in particolar modo ai registi e la figure professionali che hanno accettato il nostro invito. Un plauso sentito e sincero va fatto a tutto lo staff di “E io ci sto”: Adolfo, Nino, Nadia, Marco, Matteo, Rossana, Fabrizio, Pierpaolo e Lorenzo. E all’Associazione Ivì che ci ha supportato in alcune serate e allo staff delle Summer Invasion”.

“Crotone ha bisogno di questo tipo di attività che portano cultura e socialità, attraverso ciò si dà modo ad un’intera comunità di crescere e avere maggiore consapevolezza delle proprie risorse e migliorare il futuro”, hanno concluso Fabrizio Oliverio e Francesco Pupa.