Non accetta la fine del matrimonio, perseguita la ex con l’aiuto dei genitori
Non rassegnatosi alla fine del matrimo, nonostante l’espresso rifiuto della ex moglie, aveva continuato a contattarla e sarebbe poi passato alle molestie, prima di alzare il tiro con comportamenti minacciosi. Grazie alla denuncia della vittima, questo amore “malato” è stato fermato in tempo dai poliziotti dell’U.P.G.S.P. della Questura di Crotone che hanno notificato all’uomo il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati ex moglie.
I FATTI
Le denunce della donna e gli accertamenti condotti dai poliziotti avrebbero permesso di fornire un quadro inequivocabile della vicenda alla Procura della Repubblica che si è subito attivata al fine di ottenere un provvedimento a carico dell’uomo che è stato così emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Crotone, dr.ssa Rizzo.
In particolare, l’uomo – ossessionato da questo matrimonio finito – sarebbe stato aiutato anche dai propri genitori a controllare gli spostamenti della ex, costringendola a modificare le proprie abitudini di vita, per poi estendere tali condotte moleste anche agli amici e i colleghi che non lo assecondavano nelle richieste di informazioni sulla donna. Nei confronti di questi ultimi, l’uomo si sarebbe vendicato con attacchi alle loro autovetture.
L’uomo, in diverse circostanze, si sarebbe inoltre introdotto a casa della donna danneggiandole indumenti, mobili e sottraendole alcuni oggetti di valore.
Non da ultimo, nutrendo il sospetto che la donna avesse instaurato una relazione con un altro uomo, avrebbe diretto le sue attenzioni ossessive nei confronti dell’ipotetico rivale in amore, iniziando appostamenti anche al di fuori del suo posto di lavoro e provando a costringerlo a farsi mostrare le sue conversazioni su Whatsapp.
Fortunatamente, anche questa volta la sinergia tra la Polizia di Stato, la Procura della Repubblica e GIP di Crotone hanno permesso di scrivere la parola “Fine” all’ennesima triste storia.