Stalking. 13-20 aprile giornata sulla violenza psicologica anche a Vibo
Il Gaslighting è un insieme di comportamenti subdoli, agiti dal manipolatore (gaslighter), nei confronti di una persona per confonderla, farla sentire in colpa, farle perdere la fiducia in se stessa, farla sentire sbagliata, renderla dipendente, fino a farla dubitare della sua sanità mentale. Il contesto può essere quello di coppia, familiare, amicale e lavorativo.
Il termine Rischio Morale, è mutuato dalle scienze economiche per meglio definire il contratto che regola sin dalla stipula – nascita o adozione – il bambino e i genitori o comunque chi si prende cura di lui, la relazione primaria che guiderà per tutta la vita i comportamenti e le relazioni del figlio, l’educazione. Tale contratto, prevede almeno un delegato (genitore o chi si prende cura di lui), il bene, inteso come l’appagamento dei bisogni, il dispensare sicurezza ed impartire l’educazione e, almeno un delegante (figlio) che è sottoposto al contratto, ai deleganti ed alle clausole fissate. L’esercizio di potere esercitato da uno o entrambi i delegati – potere a volte autorevole, a volte autoritario – può deviare, molto più frequentemente di quanto si possa immaginare, del tutto dal contratto, quindi non tutelare gli interessi (il bene) del delegante (figlio), contando nell’impossibilità, da parte del figlio, di verificare la presenza di dolo o negligenza. Una deviazione fuori dai canoni della violenza fisica o sessuale, quindi non dimostrabile e attualmente non denunciabile, agita da chi si prende cura del figlio, la forma più subdola di tutte: la violenza psicologica. I delegati con atteggiamenti scanditi dalle c.d. frasi o parole killer, strategie manipolative che mostrano in apparenza un interesse genuino, finalizzate in realtà a mascherare la generazione dei sensi di colpa, la riduzione dell’autostima, dell’assertività e della fiducia in se stesso e nell’altro, la trasmissione di un’insicurezza nelle relazioni e della dipendenza affettiva. Modelli che guideranno la vita del figlio, le presenti e future relazioni interpersonali e, non per ultimo, il suo essere genitore. Siffatti modelli educativi sono spesso agiti in nome e per conto dell’amore, la stessa tipologia di amore che forse i genitori stessi hanno ricevuto e in modo forse involontario trasmettono come un valore positivo.
Il manuale edito dall’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia “Rischio morale: amore, un gioco pericoloso” (autori: Massimo Lattanzi, psicologo-psicoterapeuta, coordinatore Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia, Tiziana Calzone, psicologo-psicoterapeuta, socio-fondatore AIPC, Elia Cursaro, consulente legale e mediatore familiare, coordinatore ufficio legale AIPC) prospetta l’emergente bisogno di un’opera di sensibilizzazione e conseguimento di consapevolezza sulla violenza psicologica agita. A questo stesso scopo, sono stati organizzati quattro incontri, nel mese di aprile, per informare sul complesso tema della violenza psicologica studenti, psicologi, forze dell’ordine e chiunque sia interessato a questo argomento: la partecipazione è aperta a tutti. Di seguito orari e luoghi in cui si svolgeranno gli incontri:
13 aprile 2011 | Ist. Sandro Pertini | Ore 10-13 | Cagliari | Via V.Carpaccio, 1 |
15 aprile 2011 | Liceo Vito Capialbi | Ore 10-13 | V.Valentia | Via S.Ruba, 29 |
18 aprile 2011 | Ist. Alfredo Baccelli | Ore 10-13 | Tivoli (RM) | Via dei Pini, 19 |
20 aprile 2011 | Ist. Paolo Frisi | Ore 10-13 | Milano | Via P.F. Cittadini, 4/1 |
Per ulteriori informazioni (interviste, notizie dettagliate sulle statistiche regionali, iniziative future) contattare il numero 338.8838486, oppure direttamente il dott. Massimo Lattanzi, coordinatore dell’O.N.S all’indirizzo e-mail Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. o al numero nazionale: 0644246573.
www.stalking.it - www.osservatoriosicurezza.it - www.criminalmente.it