Cittadini indignati a Reggio: “Via Villa Aurora è al buio da due anni”
“Da più di due anni la zona in cui abitiamo è al buio e nonostante le ripetute sollecitazioni che noi residenti abbiamo inoltrato all’Amministrazione comunale nessuno ha provveduto a risolvere il problema”. È quanto si ritrovano a denunciare in una nota gli abitanti di via Villa Aurora, a pochi passi dall’ospedale Riuniti, che si dicono “stanchi” poiché “dopo decine di segnalazioni, telefonate all’Urp, mail e perfino l’invio di due Pec certificate agli uffici competenti” nulla è stato fatto.
“E’ superfluo rimarcare il ruolo fondamentale che riveste l’illuminazione pubblica nel progetto urbano che -proseguono i cittadini - tra l’altro garantisce sicurezza e orientamento per i cittadini. Proprio per questo siamo stati costretti, visto il totale disinteresse dell’amministrazione pubblica alle nostre sollecitazioni, a impiantare delle luci esterne sopra ogni portone che insiste nella stessa via per non restare completamente al buio e per non favorire a tal modo atti di ordinaria violenza, scippi, furti, rapine e altro che il buio ovviamente favorisce”.
“Quello che più ci stupisce – chiosano i residenti di Via di Villa Aurora - è che mentre si parla di grandi progetti, come il “Waterfront” e di una città al centro delle culture del Mediterraneo, non solo non riesce a garantire da anni un corretto smaltimento della spazzatura ed una normale manutenzione stradale ma c’è da aggiungere adesso un servizio di illuminazione pubblica che esiste solo sulla carta, e non solo in via Villa Aurora, e la quasi inutilità degli uffici preposti che, anziché mettersi al servizio dei cittadini, preferiscono ignorare qualsiasi richiesta. Davanti a tutte queste inefficienze – concludono - che mettono in luce lo stato di prostrazione di una città totalmente in ginocchio, ci appelliamo a quei pochi politici, di qualsiasi colore, che abbiano ancora a cuore le sorti della città e che considerano la politica come servizio e non come occasione di coltivare solo ed esclusivamente interessi personali”.