Castrovillari, detenuto tenta di strangolare agente: la denuncia del Sappe
“Non si placano le aggressioni nei confronti dei poliziotti. Questa volta si tratta di un detenuto, già sottoposto per tre volte a Tso e che di fatto non dovrebbe neanche essere ristretto in un istituto di pena ma assegnato ad una Rems”.
È quanto afferma in una nota il segretario generale del Sappe, Donato Capece, denunciando l’aggressione avvenuta nel carcere di Castrovillari.
Da quanto si apprende, un detenuto avrebbe tentato di strangolare un sovrintendente della Polizia Penitenziaria con il filo di un telefono, dal quale aveva appena effettuato una chiamata.
L'autore è stato segnalato al Provveditorato dell'Amministrazione penitenziaria di Catanzaro "per una serie infinita di aggressioni al personale, ma che continua a restare in quella sede rendendosi protagonista di numerosi eventi critici. La situazione è grave e inaccettabile”, sbotta Capece.
"I numeri degli eventi critici accaduti nelle carceri italiane nel primo semestre del 2021 - prosegue il sindacalista - sono allucinanti: 5.290 atti di autolesionismo, 44 decessi per cause naturali, 6 suicidi e 738 sventati dalla Polizia Penitenziaria, 3.823 colluttazioni, 503 ferimenti. In pratica, ogni giorno nelle carceri italiani succede qualcosa”.
“Nelle carceri della Calabria - continua - si sono contati 127 atti di autolesionismo, 25 tentati suicidi sventati in tempo dalla Polizia Penitenziaria, 3 decessi per cause naturali, 1 suicidio, 142 colluttazioni e 14 ferimenti”.
“Servono interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto” conclude Capece, esprimendo la solidarietà del sindacato al collega ferito.