Sanità, De Magistris: “Governo conferma numeri del disastroso commissariamento”
La relazione del tavolo tecnico del Ministero della Salute certifica “una manifesta e reiterata incapacità di gestione e la struttura commissariale deve implementare le attività connesse al mandato”, non essendo riuscita a ridurre il disavanzo e non essendo neppure riuscita a quantificare con precisione il debito. È quanto afferma in una nota l’aspirante governatore Luigi De Magistris.
“Ora improvvisamente tutti - anche i rappresentanti del nuovo governo, che per procacciare voti promettono di riaprire ospedali chiusi da anni – si dichiarano contro i commissari e per restituire la sanità ai cittadini. Pure Roberto Occhiuto, eletto deputato nel 2008 per la Calabria, nelle file dell’Udc che, il 9 ottobre 2010 era in prima fila al Teatro Morelli di Cosenza, per la manifestazione Meno sprechi, più qualità” ricorda il sindaco partenopeo. “Occhiuto, che ora vorrebbe far credere di presentarsi come il nuovo politico di centrodestra, batteva le mani in platea davanti all’ex presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti che si accompagnava sul palco insieme a Pino Gentile, altro ras del centrodestra calabrese”.
“Il deputato Occhiuto difendeva ‘la coraggiosa riforma della sanità calabrese’. ‘Chi ha governato la regione finora ha lasciato che la sanità diventasse un carrozzone di sprechi e ricoveri facili’. E ribadiva: ‘È giusto tagliare i posti letto per evitare i ricoveri impropri, lasciamo che chi è al governo della regione abbia il tempo di lavorare a questa riforma di qualità’” attacca De Magistris. “La qualità si vede nel fatto che oggi ci sono 20 ospedali chiusi, 320 milioni di euro che paghiamo alle altre regioni d’Italia, ambulanze senza medici, che in generale mancano come l’ossigeno in molti reparti al collasso”.
“A causa di questa gestione scellerata, inoltre, come certificato dal tavolo tecnico, i calabresi dovranno pagare più tasse per quanto riguarda l’Irap, che aumenta dello 0.15 per cento e gli addizionali Irpef, più 0,30. Oltre al divieto per la Regione di effettuare spese non obbligatorie per il bilancio regionale fino al 31 dicembre 2022” conclude De Magistris, ribadendo “l’ urgente bisogno di una reale alternativa ai disastri di questi anni”.