Ginecologo morto per aneurisma: condannati 3 medici di Vibo
Il Tribunale monocratico di Vibo Valentia ha condannato tre medici per la morte del ginecologo Massimo Prestia, stroncato da un aneurisma ad aprile 2014.
Le condanne sono arrivate al termine di due processi separati. Nel primo proccesso, presiedente Martina Annibaldi, un anno con pena sospesa è stato condannato al radiologo Antonio Bova, 65 anni, di Vibo Valentia. Nel secondo processo, invece, il Tribunale monocratico, presieduto questa volta dal giudice Chiara Sapia, ha condannato Giuseppa Bene, 63 anni, in servizio al Pronto Soccorso dell’ospedale di Vibo e il dottore Giuseppe Maccarone, 65 anni, anche lui in servizio all’ospedale Jazzolino.
Inoltre, i sanitari in questione sono stati condannati a risarcire i danni a moglie e figli di Massimo Prestia, parti civili nel processo con l’avvocato Carlo Petitto.
I tre medici, secondo l’accusa, non si sarebbero accorti della presenza in addome di una massa, poi risultata un aneurisma, in seguito alla visita eseguita in pronto soccorso al ginecologo, giunto in ospedale con forti dolori addominali.
L’Asp di Vibo Valentia è stata riconosciuta responsabile civile e dovrà anche lei risarcire il danno – in separata sede – in solido con i medici condannati.