Nuovo gestore ciclo rifiuti a Reggio, Falcomatà: "Sentenza Tar rallenta il percorso”
Lancia l’allarme il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, e chiede poi collaborazione alla cittadinanza. All’origine della richiesta c’è la sentenza del Tar che ha accolto il ricorso presentato da un’azienda rispetto all’aggiudicazione del bando d’affidamento della raccolta dei rifiuti vinto da “Teknoservice”.
Sentenza che per il primo cittadino “rallenta il percorso migliorativo sul servizio che sarebbe partito da qui a breve con l’insediamento della nuova società. I nostri Uffici stanno già predisponendo il ricorso cautelare al Consiglio di Stato” e annuncia dia ver “informato il Prefetto sul nuovo scenario che va ad appesantire una situazione molto critica. All’inizio della prossima settimana, siederemo al Palazzo del Governo con il Prefetto, la Procura e gli amministratori giudiziari di Avr per trovare soluzioni alternative necessarie a garantire il servizio fino al 15 dicembre, data dell’udienza fissata dal Tar per discutere il ricorso nel merito, e comunque dopo il 31 ottobre, giorno in cui scadrà la proroga ad Avr”.
Così “ai cittadini, alle maestranze, ai sindacati, alle associazioni di categoria, a tutti coloro che hanno a cuore le sorti della nostra città” Falcomatà chiede di “rimanere uniti, in questo momento di difficoltà, perché insieme, seppur di fronte a questi ostacoli, ne usciremo”.
“Oggi – ha detto il sindaco – non è una giornata positiva per la nostra città. Nelle scorse settimane, avevo comunicato che era stato aggiudicato a Teknoservice il bando per la nuova gestione del servizio rifiuti. Successivamente, è seguito il ricorso della seconda partecipante, Ecologia oggi, e, ieri, il Tar ha emesso un’ordinanza con la quale accoglie il ricorso e sospende l’aggiudicazione della gara fino all’udienza, fissata per discuterne il merito, per il giorno 15 dicembre. L’ ultima ordinanza di proroga alla società Avr, invece, scade il 31 di ottobre. Capite bene che, facendo un rapido calcolo dei tempi, rischieremmo di trovarci, in queste settimane, senza nessuno che gestisca il servizio rifiuti. Un dramma, un disastro assoluto. Una situazione che dobbiamo e vogliamo evitare in tutti i modi”.
“L’Amministrazione comunale – ha continuato il sindaco - si difenderà con gli strumenti giuridici a disposizione, insistendo sulle ragioni evidenziate in precedenza. Cercheremo di avere, dunque, una pronuncia del Consiglio di Stato prima del 15 dicembre. Adesso, è importante capire cosa e come fare dopo il 31 ottobre, giorno ultimo per Avr. Di certo, non vogliamo camminare da soli, ma continuare il percorso condiviso con gli amministratori giudiziari di Avr, con la Procura e la Prefettura. Ci sono diverse soluzione al vaglio dei nostri uffici tecnici, in particolare del settore Ambiente, e saranno discusse al tavolo della Prefettura”.
“Da tempo – ha aggiunto, ancora, il sindaco Falcomatà – la città sta vivendo un momento di grande sofferenza sul piano della raccolta rifiuti. Noi vedevamo la luce in fondo al tunnel con la gara che, per essere espletata e conclusa, ha dovuto aspettare i tempi previsti dalla legge. Era stata individuata una società che sarebbe subentrata ad Avr e questa sospensione rallenta un percorso che non avrebbe soltanto individuato un nuovo gestore, ma cambiato il metodo di raccolta migliorando il sistema nel suo complesso. Tutto questo, adesso, subisce una battuta d’arresto rispetto alla quale ci difenderemo in giudizio e, al tempo stesso, elaboreremo soluzioni adeguate”.
“Continueremo ad affrontare un periodo di criticità – ha avvertito - in cui la raccolta non sarà ottimale, né avremo la possibilità di intervenire con un metodo risolutivo delle criticità fino ad oggi esistenti. Faccio un appello alla cittadinanza e a tutti i soggetti in campo, a tutti coloro che hanno a cuore la nostra città e si rendono conto di quanto la crescita del territorio dipenda da un cambio di passo in termini di decoro urbano, pulizia e igiene. Questo periodo di sofferenza, purtroppo, oggi continuerà. Sta a noi decidere come affrontarlo: se soffiare sul fuoco della polemica, se appesantire una situazione già di per sé di sofferenza con comportamenti che non sono da cittadini innamorati di Reggio oppure affrontarlo col piglio di persone che vogliono evitare ulteriori problematiche, senza strumentalizzare la situazione accusando l’uno e l’altro o chicchessia”.