De Magistris: “Faccio politica per il bene comune”
Fa “politica per il bene comune” Luigi de Magistris e in una nota ha voluto spiegare le motivazioni per cui non siederà tra gli scranni del consiglio regionale.
“Nonostante stessi per finire la mia esperienza di sindaco non ho mai pensato di candidarmi per una poltrona, pur sapendo di rinunciare a un compenso complessivo oscillante tra i 10.000 e i 15.000 euro mensili”, prosegue l’ex sindaco di Napoli.
E poi rassicura “quelli che temono che una mia assenza in consiglio regionale possa indebolire l’unica opposizione esistente”, afferma infatti che i consiglieri eletti “sono i migliori” e dichiara che sarà “sempre e comunque presente in Calabria. A lottare per i diritti, contro le mafie e la corruzione, per la giustizia sociale, contro ogni forma di disuguaglianza, per un ambiente salubre, per la sanità pubblica e per tutto quello per cui ci eravamo candidati a guidare la Regione. Lotteremo fino a quando la Calabria non si sarà totalmente liberata dalla malapolitica e dal malaffare. Lo faremo partendo dai nostri 130.000 soldati della rivoluzione e dalle nostre candidate e candidati, che con la matita hanno saputo usare il fucile della democrazia. Al Presidente Occhiuto non faremo nessuno sconto e non saremo mai distratti, gli staremo con il fiato sul collo per impedire che ancora una volta la Calabria e il suo popolo vengano depredati".
Poi la spiegazione sulla sua mancata elezione: “Nonostante il 16.5 % dei voti e 2 consiglieri eletti, con ben 130.000 voti, il secondo partito dopo Forza Italia. La legge elettorale per la Regione Calabria prevede che il candidato presidente che arrivi terzo, anche se si supera la soglia minima dell’8%, non ha diritto a sedere in consiglio regionale. Non mi sono poi candidato anche a consigliere per due motivi principali. Il primo perché avrei precluso la possibilità alle candidate e ai candidati di avere possibilità di essere eletti al posto mio. Quindi l’ho fatto per spirito di squadra e di coalizione e anche per una mia naturale generosità politica”.
E la seconda motivazione risiede nel fatto che de Magistris ritiene che “chi come me fa politica per passione, per il bene comune e come una missione, debba dare il messaggio forte che non si cerchi mai un paracadute personale e che non si possa mai pensare che ci si candidi per interesse personale”.