Buccinasco, ucciso broker della droga milanese. Aveva contatti con la ‘ndrangheta
Aveva contatti con i boss della ‘ndrangheta e della Sacra corona unita Paolo Salvaggio, il 60enne ucciso in un agguato in via della Costituzione a Buccinasco, nel milanese.
Salvaggio, soprannominato Dum Dum, nel 2009 è stato coinvolto nell’operazione condotta dalla Dia e denominata Parco Sud, inchiesta che ha portato a 17 misure cautelari in carcere.
Ritenuto dagli inquirenti intermediario nei traffici di droga, si riforniva dai montenegrini e aveva rapporti con la cosca Barbaro-Papalia di Platì, basata a Buccinasco, e con i Magrini, pugliesi legati ai clan della malavita barese.
Il 60enne, agli arresti domiciliari per reati di droga, aveva un permesso per uscire dalle 10 alle 12 di mattina. Ed è stato in questo frangente che è stato colpito a morte. Era infatti in bici quando è stato raggiunto dai proiettili esplosi dai killer, forse due secondo le prime indiscrezioni, a bordo di un motorino.
I primi due colpi, in base alle ricostruzioni fin qui elaborate dagli investigatori, sarebbero stati sparati dallo scooter in movimento, il terzo a distanza ravvicinata, forse quando la vittima era già riversa sul marciapiede.
L’uomo, con ferite alla testa, al volto e alla spalla è stato subito soccorso e trasportato all’Humanitas di Rozzano, dove è poi deceduto.
L’agguato è avvenuto in pieno giorno e in una strada molto trafficata, perché vicina a uno dei principali parchi della città.
L’omicidio potrebbe essere stato preparato nei minimi dettagli, dal momento che i killer conoscevano le abitudini del 60enne.
Salvaggio nelle “due ore d’aria” era solito recarsi in bici al bar della piazzetta e l’agguato si è consumato ad appena 250 metri dal locale. Tuttavia gli inquirenti stanno battendo diverse piste e sono diverse le ipotesi aperte.
Sul posto oltre ai sanitari e ai carabinieri è arrivato anche il pm di turno, Carlo Scalas.